La vertenza dell’Industria Italiana Autobus ha fatto irruzione nell’attualità locale, ma anche nazionale. Il rischio della privatizzazione, e di una possibile chiusura, hanno portato i sindacati e gli operai a mobilitarsi e far sentire la propria voce.
Un “aiuto” è arrivato dal deputato dell’Alleanza Verdi e Sinistra Franco Mari, che si è fatto promotore di un’interrogazione parlamentare: “L’Industria italiana autobus S.p.A. (Iia) è l’unica azienda italiana che produce autobus nel nostro Paese; Iia è una società a controllo pubblico, le cui quote di maggioranza oggi sono detenute da Invitalia e Leonardo; complessivamente sono più di 500 i lavoratori interessati, presenti nello stabilimento di Flumeri, in provincia di Avellino e in quello di Bologna”.
Il rischio concreto, aggiunge il deputato, “è che si perdano posti di lavoro e più in generale la produzione made in Italy di autobus e ciò rappresenterebbe un duro colpo per i territori coinvolti e per la capacità del nostro Paese di pianificare un rinnovo del parco autobus nel trasporto pubblico locale, resosi indispensabile vista la quantità di mezzi vetusti e inquinanti che circolano nelle nostre città nella transizione verso un sistema di trasporti sostenibile e green; si rende dunque indispensabile, ad avviso dell’interrogante, che la società continui ad operare sotto il controllo di un soggetto pubblico che, con rinnovato e maggiore impegno, permetta un serio rilancio della Industria italiana autobus”.
La protesta si trasferisce il 23 aprile sotto le finestra del Ministero delle Imprese e del Made in Italy. Adesso, si può dire, che nessuno potrà più far finta di non aver sentito gli appelli di aiuto dalla Valle Ufita.