Corriere dell'Irpinia

La magia di Silvestri e Rea illumina gli scavi di Abellinum. In tantissimi alla scoperta del parco archeologico

E’ tutto perfetto nella notte di Abellinum Events. Mentre risuonano le note della chitarra di Vittorio Silvestri e del piano di Andrea Rea sembra quasi che l’antica domus,  che risplende alla luce della luna, prenda vita. In prima fila il sindaco Paolo Spagnuolo e l’assessore alla cultura del Comune Lello Barbarisi si godono il successo della serata. La folla è quella delle grandi occasioni, ci sono famiglie, giovani e meno giovani, conquistati dalla bravura degli artisti, dalla frescura e dalle suggestioni del paesaggio. Ed è un bilancio positivo anche quello delle visite guidate con focus ed osservazione astronomica. Il via vai è continuo, anche dopo la fine del concerto in tanti si fermano a visitare gli scavi, che acquistano una luce speciale di notte. Mentre le guide ricordano l’importanza di ripartire dalla salvaguardia della memoria, di difendere le vere ricchezze. Vittorio Silvestri racconta il legame forte con la sua Atripalda e dò prova della sua maestria, supportato dal pianista Andrea Rea. Il risultato è un viaggio che attraversa generi e sonorità differenti. Per lui applausi a scena aperta, a conferma di quella che è un’autentica eccellenza irpina. Per l’assessore Barbarisi e il sindaco Spagnuolo la conferma di una formula ormai consolidata che fa di Abellinum events una rassegna di alto livello. L’obiettivo è quello di valorizzare il patrimonio archeologico di Atripalda e integrare il parco archeologico nel tessuto sociale di Atripalda, perchè sia sempre più cuore pulsante della città del Sabato.. Punto di partenza il protocollo d’intesa stilato con l’Università di Salerno, la Direzione Regionale dei Musei Campani e la Sovrintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio. A cui si affianca il progetto di ricerca promosso dall’Università di Salerno con scavi in situ autorizzati dal Ministero. “Come amministrazione comunale, nel rispetto di una convenzione stipulata con Unisa – spiega l’assessore Barbarisi – ci impegniamo a garantire vitto e alloggio agli studenti e agli archeologi impegnati negli scavi”. Mentre Alfonso Santoriello, direttore del progetto di ricerca relativo ad Abellinum, frutto della collaborazione tra il Dipartimento Scienze del Patrimonio Culturale dell’Università di Salerno, Direzione regionale Musei Campani, Comune e Sovrintendenza spiega  come “C’è una città intera da portare alla luce.. I risultati degli scavi sembrerebbero provare l’esistenza di un altro isolato su più livelli, che affaccerebbe sul decumano, accanto a quello già occupato dalla domus”

Il 9 agosto ancora emozioni con Maurizio Di Fulvio Trio in un itinerario “Dal Sudamerica alla Musica Mediterranea”, preceduto da visite guidate e osservazione astronomica. Il 23 agosto la rassegna prosegue tra parole e musica con Gianluca Amatucci e Suddamare con i “Racconti di migrazioni dal ‘900”. Il 30 agosto di scena il concerto del Quintetto di Fiati del Teatro Verdi di Salerno, con un viaggio tra lirica e colonne sonore, accompagnato sempre da visite guidate e osservazione astronomica.

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