Corriere dell'Irpinia

Avellino letteraria, la maternità come cura dell’altro

E’ nella capacità di sentire l’altro l’essenza della maternità. E’ quanto emerge dal volume “Madri oltre il destino”, di Imma Pezzullo, D’Amato editore, presentato questo pomeriggio nell’ambito di Avellino letteraria a Villa Amendola. Una raccolta che consegna le storie di madri coraggiose, a cui si affianca un ultimo racconto che vede protagonista un padre, per ribadire che la maternità non appartiene solo alle donne, ma a tutti coloro che sentono dentro di sè l’esigenza della cura verso l’altro.

Dopo i saluti del direttore artistico, Annamaria Picillo e del notaio Edgardo Pesiri, a confrontarsi con l’autrice sono stati Alessandra Malanga, presidente Commissione Salute dell’Ordine dei Giornalisti della Campania e l’editore  Francesco D’Amato.  E’ Malanga a sottolineare come la maternità di cui parla il volume non sia quella che scaturisce dall’aver partorito un figlio “Sono ventuno storie di donne che scelgono di prendersi cura dell’altro, senza chiedere nulla in cambio, dalla suora che dedica la sua vita al prossimo all’uomo rimasto vedovo con figli da accudire, tanto da non avere tempo per sè, fino alla famiglia senza figli che si fa carico dei ragazzi di una casa famiglia. E’ una maternità che va al di là del partorire, del legame di sangue”. E’ Pezzullo a spiegare come “c’è differenza tra partorire e mettere al mondo, mettere al mondo significa fare in modo che qualcuno trovi la propria strada e guidarlo in questo percorso. Troppo spesso, presi da noi stessi, dimentichiamo gli altri. Queste donne, invece, sono in grado di sentire l’altro, il bene dell’altro diventa più forte del desiderio di essere amati. Ciascuna si riconosce nella storia dell’altra e dà qualcosa all’altra, malgrado gli ostacoli che incontrano sul loro cammino, si fa esempio concreto di sorellanza”. Per ricordarci «che non siamo sole, che ce la possiamo fare, che ad ogni caduta dobbiamo rialzarci» come scrive nella sua prefazione di Madri oltre il destino Marilù Oliva. E’ quindi il professore Mario Baldassarre a consegnare il messaggio di don Roberto Piemonte, vicario della diocesi di Salerno. A impreziosire l’incontro l’esposizione a tema delle opere pittoriche dell’artista, Stefano Buonavita. A curare l’Intermezzo musicale il maestro fisarmonicista, Matteo Tordiglione. A coordinare l’evento la giornalista, Daniela Apuzza.

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