Corriere dell'Irpinia

La sindaca Nargi: “Con me ha vinto il civismo, ma ora bisogna far tornare la politica sana”

AVELLINO – La nuova sindaca di Avellino, Laura Nargi, lancia un segnale di speranza a tutti coloro che si sentono orfani della politica: “Con me ha vinto il civismo contro la politica vecchia, passata. Ora bisogna fare qualcosa per far tornare in città un po’ di politica, ma quella sana”. Dopo due giorni di “riposo” si torna a parlare del futuro dell’amministrazione avellinese: i  primi due nodi da sciogliere sono la composizione della giunta e la presidenza del consiglio comunale. Farlo con queste premesso lascia ben sperare, dopo una coda di campagna elettorale finita a tafferugli e vino.

Ora si riparte, con questa dichiarazione che la neo eletta sindaca ha rilasciato al direttore di OttoChannel Pierluigi Melillo: è il segnale che ripartono gli incontri con i componenti delle tre liste della sua coalizione (SiAmo Avellino, Davvero e Viva la Libertà) ed è il segnale che presto incontrerà anche i rappresentanti delle quattro liste che l’hanno sostenuta al ballottaggio (Patto Civico, Moderati e Riformisti, Forza Avellino, e La Rondine: quattro delle cinque liste che componevano la coalizione di Rino Genovese, visto che si è sfilata la quinta, quella dei Cittadini in Movimento di Massimo Passaro).

Nomi per la giunta non ne trapelano ancora, ma Nargi sembra intenzionata a non dare molto peso agli alleati del secondo turno, almeno per quanto riguarda le caselle più importanti. Probabile quindi che il prestigioso ruolo di vicesindaco vada a quella delle sue tre liste che più ha contribuito alla vittoria: Davvero. Il nome del vicesindaco potrebbe quindi essere quello di Marianna Mazza. Alla compagine di Rino Genovese (che intanto sembra tentato a presentare subito le dimissioni dal consiglio comunale) potrebbe invece andare la presidenza del Consiglio.

Ma che la sindaca Nargi voglia far tornare ad Avellino la “buona politica” potrebbe non essere una buona notizia: né per chi è di centrosinistra, né per chi è di centrodestra. Sì, perché lo aveva già detto tante volte in passato e lo ha ribadito ancora, lei è di centrosinistra: alle Europee ha votato per una formazione di centrosinistra. Ma il suo problema con il centrosinistra avellinese è che non condivide le modalità con le quali viene gestito il partito. Non ne condivide le liturgie interne; non ne apprezza gli interpreti (o almeno non tutti). Quindi con loro ci sarà poco dialogo in questa consiliatura.

Con quelli di centrodestra ancora meno. Qualche speranza, forse, di dialogo, la potrebbe avere il democristiano Rotondi. Tanto che Nargi lo difende da chi dice che l’ex Dc sta dicendo di “aver contribuito alla vittoria del centrodestra ad Avellino”: Nargi ha letto le dichiarazioni di Rotondi, e dice di averci visto qualcosa di diverso rispetto a quello che riportano i giornali. “La nota di Rotondi diceva il contrario. Per quanto mi riguarda ho sempre detto che la mia essenza politica che non è di destra. E anche gli alleati che mi hanno aiutato sono civici. Quindi la competizione elettorale non è stata politica, Ha semplicemente perso il centrosinistra. Anzi, ha perso quella sinistra a cui piace la politica giustizialista, una politica che è lontana dai problemi della gente”.

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