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Lavoratori “flessibili” ammessi ai concorsi riservati. Felsa CISL, Nidil Cgil, Uiltemp: “Superata l’ingiustizia operata dalla legge”

Un provvedimento che testimonia finalmente la volontà concreta di superare le forme di precariato presenti nella Sanità”. Felsa Cisl, Nidil Cgil, Uiltemp di Napoli e della Campania, le sigle sindacali rappresentative dei lavoratori “flessibili”, commentano così il concorso pubblico indetto dalla AOU Luigi Vanvitelli per l’assunzione a tempo indeterminato di 100 infermieri. “Accogliamo con grande soddisfazione – aggiungono i Segretari Generali Luca Barilà, Andrea Pastore e Denise Carbone – la scelta, da noi fortemente sollecitata, di riconoscere ai lavoratori in somministrazione, anche in seguito alle ultime pronunce del Tribunale di Napoli, il diritto a partecipare ai concorsi riservati. In questo modo, anche loro avranno l’opportunità di vedere valorizzata la propria esperienza professionale, che in alcuni casi supera i dieci anni.
“Auspichiamo tempi brevi per la conclusione delle procedure – sostengono le OO.SS. – in modo da garantire i livelli essenziali di assistenza e di riuscire a dare una risposta occupazionale anche a quei lavoratori i cui contratti in somministrazione sono scaduti proprio in questi giorni. Così come confidiamo che la Direzione Generale dell’AOU Vanvitelli vorrà estendere i criteri di selezione, oggi adottati, all’avviso già pubblicato per l’assunzione degli OSS, garantendo anche ai somministrati di quei profili professionali le medesime opportunità di accesso alla riserva dei posti messi a bando”.
“In attesa di avviare le procedure concorsuali per i restanti profili, come quelli tecnico-amministrativi, ci auguriamo che la Regione Campania colga il segnale importante che proviene dalla AOU Vanvitelli e riapra con immediatezza il confronto con il sindacato confederale per porre rimedio all’ingiustizia perpetrata nei confronti dei lavoratori in somministrazione, che sono rimasti finora, inspiegabilmente, esclusi dalle procedure concorsuali previste dal decreto Madia”.

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