Corriere dell'Irpinia

Lavoro precario e salari bassi, la Cgil raccoglie le firme

“E’ in piena attività la macchina organizzativa della Cgil Avellino, per la raccolta firme dei 4 quesiti referendari per il lavoro stabile. Assemblee informative e banchetti di raccolta”, Franco Fiordellisi segretario generale Cgil Avellino che stamattina ha partecipato all’iniziativa, convegno, della Slc Cgil Campania e nazionale di approfondimento sui quesiti, con la partecipazione di autorevoli studiosi della materia giuslavoristica, Massimo Di Celmo consulta giuridica nazionale Cgil, Umberto Gargiulo, ordinario di Diritto del Lavoro dell’Universitaria Federico II, Nicola Ricci segretario generale Cgil Campania Napoli e Riccardo Saccone segretario nazionale Slc Cgil nazionale.

“Il lavoro in Italia – si legge nella nota – è troppo precario e i salari sono troppo bassi. Tre persone al giorno muoiono lavorando. Per realizzare il massimo profitto possibile appalti, subappalti, finte cooperative, esternalizzazioni di attività sono diventati normali modelli organizzativi di ogni azienda privata e pubblica.
Il frutto di vent’anni di leggi sbagliate è un netto peggioramento delle condizioni di vita e di lavoro delle persone che per vivere devono lavorare.
È il momento di ribellarci e di cambiare.
Il lavoro deve essere tutelato perché è un diritto costituzionale. Deve essere sicuro perché di lavoro si deve vivere e non morire. Deve essere dignitoso e perciò ben retribuito. Deve essere stabile perché la precarietà è una perdita di libertà.
Per questo ti chiediamo di firmare per poter poi cancellare attraverso il referendum alcune di queste leggi sbagliate”.

Exit mobile version