Corriere dell'Irpinia

Le regioni del Sud ultime per progresso sociale

Il Sud è tra le regioni ultime in Europa per il progresso sociale: peggio sono solo le regioni dell’Est Europa e della Grecia. E’ quando emerge dall’ultima edizione dell’indice di progresso sociale dell’Ue 2.0, presentato dalla commissaria europea per la Coesione, Elisa Ferreira, al Comitato europeo delle regioni

Vengono utilizzati dodici componenti e 53 indicatori socio-economici e ambientali per qualificare lo sviluppo e le esigenze della società, senza basarsi unicamente sul Pil.

Il rapporto conferma che a livello europeo si osservano ancora disparità sociali significative, che variano tra le regioni del Nord e del Sud ed Est. A far meglio Finlandia (con un punteggio di 129,6), Danimarca (128,6), Svezia (128) e Paesi Bassi (122), mentre l’Italia con un punteggio di 88,4 si pone sopra a Bulgaria (60,8), Romania (63,4), Grecia (79,7), Croazia (79,9), Cipro (84,4) e Ungheria (84,9).

Su base regionale, la Sicilia si conferma maglia nera per l’adozione di politiche sociali, con un indice di progresso del 75,9 preceduta da Campania (80,0), Calabria (82,5) e Puglia (82,7).

Tra le regioni in cui il progresso sociale è più avanzato la Provincia Autonoma di Trento con 99,3, Friuli-Venezia Giulia (97,5) e la Provincia Autonoma di Bolzano (96,9). Il rapporto evidenzia che le regioni con un progresso sociale più elevato “tendono ad avere tassi di povertà più bassi e un minore divario di genere nell’occupazione” ma il fatto che il “progresso sociale si indebolisca con l’aumento della ricchezza suggerisce che un reddito elevato da solo non garantisce un elevato progresso sociale”.

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