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Le voci delle pietre, non si ferma la battaglia di Giaquinto per far rinascere Aterrana

Non si ferma la battaglia della scrittrice Licia Giaquinto per far rinascere il borgo di Aterrana a Montoro. Anche se non manca l’amarezza per quello che continua ad apparire un borgo abbandonato a se stesso, malgrado gli appelli lanciati negli anni. “Sono trascorsi 4 anni da quando ho iniziato la battaglia per cercare di strappare il paese di Aterrana alla morte  – spiega la scrittrice Licia Giaquinto, originaria di Aterrana-  ma niente è stato fatto. Dai tetti sono spuntati altri arbusti. Un albero di fichi ha fatto i suoi frutti tra le tegole rotte, nuove violaciocche sono cresciute dalle crepe dei muri, assieme a malva e a ciuffi di violette e margheritine.
I venti, attraversando furiosi, stanze vuote di antichi palazzi dalle porte e finestre scardinate hanno strappato altre voci di altri abitanti le cui esistenze sono rimaste rapprese tra le pietre.
Io le ho raccolte e ve le farò ascoltare domenica primo settembre”. Nasce cosi Le Voci delle pietre, monologhi per ridare voce agli abitanti del paese in programma il primo settembre, alle 20, nwl cortile di Palazzo Rocco, promossa dall’associazione Aterrana-Ater Ianua. Ad interpretare i monologhi di Giaquinto Angelo Sateriale, Margherita Rago e Carmine Iannone, accompagnati dalla fisarmonica del maestro Ezio Testa. La speranza è quella di strappare Aterrana alla morte, decretata da indifferenza e malaffare, riaccendendo i riflettori su un borgo dimenticato che chiede, però, di continuare a vivere

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