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La Lega di Calitri: le false verità sul taglio dei fondi alle manifestazioni culturali

 «La Lega da sempre si contraddistingue per le lotte sulle problematiche territoriali e questa volta scende in campo per difendere l’Alta Irpinia da un chiaro sopruso commesso ai danni delle aree interne da parte della Regione Campania: il taglio dei fondi destinati alle manifestazioni culturali».

E’ quanto sostiene il segretario della sezione della Lega di Calitri, Romolo Beltrami, che continua: «La causa dei mancati finanziamenti è da imputare al non ricevimento di denaro (individuato dal fondo di Coesione e Sviluppo) da parte del governo secondo alcuni politici regionali. Contestiamo questa versione dei fatti perché palesemente falsa.  Sono e siamo dispiaciuti del fatto che a farne le spese sono gli eventi per le aree interne, in quanto volano significativo per l’economia locale. (Es. Sponz Fest)

Apprendo da testate giornalistiche e social – continua il segretario della Lega di Calitri – che diverse manifestazioni culturali sono state e continuano ad essere finanziate da parte della Regione. Notizia di queste ultime ore, è una congrua somma di denaro messa a disposizione (si parla di circa mezzo milione di euro) per omaggiare il compleanno di un noto personaggio partenope del mondo dello spettacolo, o altrettanti festival musicali finanziati nel Salernitano, Casertano, area flegrea ecc.

Ad ogni modo la diseguaglianza, verso i territori interni (o dell’osso parafrasando Manlio Rossi Doria) è palese ed incontrovertibile».

Il segretario Beltrami pone una serie alcune domande: «Come mai la Regione finanzia questi eventi culturali e per le aree interne non fa nulla? In sostanza i soldi per la cultura ci sono o no? Esiste forse una cultura più importante rispetto ad un’altra? Accusare il governo dei mancati finanziamenti equivale ad arrampicarsi sugli specchi per distrarre l’interlocutore e nascondendo le proprie colpe. Come forza politica auspichiamo un ravvedimento, da parte del Consiglio Regionale, affinchè ritorni sulle sue decisioni e redistribuisca diversamente e più equamente le risorse a sua disposizione».

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