Corriere dell'Irpinia

Legambiente, piantati cinque alberi nei pressi dell’autostazione: la città ha bisogno di più spazi verdi e di un piano per la sostenibilità

Cinque alberi piantati a via Pini, nella traversa dell’autostazione, per lanciare un segnale forte all’amministrazione comunale e alla comunità. E’ l’iniziativa che ha coinvolto questo pomeriggio i giovani volontari di Legambiente “Rappresenta il primo appuntamento della festa dell’albero di quest’autunno – spiega Antonio Dello Iaco – nell’ambito della campagna nazionale di Legambiente. Gli alberi rappresentanto un simbolo dei cittadini che si prendono cura del proprio territorio, in una zona simbolo della mobilità sostenibile, per la quale abbiamo in programma una serie di progetti con la speranza di coinvolgere Comune e Air. Al tempo stesso vogliamo donare un po’ di verde alla città, in un capoluogo sempre più cementificato che deve rivedere i piani uribanistici e garantire più spazi verdi ai cittadini. Domani saremo a Valle, in una delle periferie della città, dove pianteremo un altro albero e poi andremo in giro nelle scuole, piantando alberi e tenendo lezioni sui temi del verde pubblico. Questo percorso si concluderà il 28 novembre a Valle con il primo laboratorio civico di Traccia per creare un piano programmatico dell’Avellino del futuro in vista delle amministrative, coinvolgendo i cittadini, così da stilare un programma di governo in tema di verde pubblico”. Dello Iaco chiarisce come “Chiediamo all’amministrazione più spazi verdi, più cura del verde e una consulta ambentale secondo quanto previsto dalla carta etica del Comune di Avellino”. E sul piano della sostenibilità “Avellino gongola nel suo inquinamento, si sta provando a fare qualcosa ma è ancora troppo poco. Serve cooperazione tra gli enti. Solo ora si comincia a parlare di mezzi elettrici, sgharing e piste ciclabili ma serve un piano urbanistico per clima e sostenibilità. Sulla questione inquinamento in città avevamo anche lanciato delle proposte, a partire da un piano per le caldaie e i riscaldamenti ma continuiamo a non essere ascoltati. C’è bisogno di un coraggio maggiore per affrontare la sfida della sostenibilità soprattutto in vista delle prossime elezioni”

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