Site icon Corriere dell'Irpinia

L’Hypericum perforatum questa è l’erba di San Giovanni

Di Giovanna Barzaghi

“ …L’antica sapienza già lo indicava come potentissimo strumento contro Satana e le sue opere, intese appunto a gettare il cristiano nei regni infernali per bruciare nelle fiamme eterne” (Manlio Barberito).L’Hypericum perforatum L. detto anche Erba di San Giovanni (il nome “Erba di San Giovanni” sembra derivare dalla tradizionale raccolta dell’Iperico durante la notte del 24 giugno, giorno in cui si rievoca il martirio del santo) è una pianta erbacea perenne distribuita in tutto il mondo utilizzata da secoli nella medicina popolare per trattare bruciature, ferite, infiammazioni cutanee, nonché ansia e depressione (di livello lieve o moderato) che nel corso dei secoli è stata oggetto di curiosità, di leggende e anche di un pizzico di mistero. Simbolo di vittoria, di magia e di protezione, l’Erba di San Giovanni da sempre è considerata un elisir potente e benefico. L’etimologia del genere è alquanto dibattuta: secondo Ippocrate e Dioscoride, il nome deriva dal greco “yper”, “sopra”, e“eikon”, “immagine”. Letteralmente, “al di sopra”, ossia più forte delle apparizioni del’oltre tomba, delle ombre e degli spiriti. Linneo invece, propone un’etimologia diversa: “yper”, “sopra” ed “eicos”, “somiglianza”, in quanto sui petali sembra essere visibile un elemento simile a un’immagine. Già Dioscoride, ai tempi dell’antica Grecia lo consigliava per scacciare dal corpo gli spiriti maligni – di fatto accennando alla principale azione ad oggi riconosciutagli, ossia di riequilibrante del tono dell’umore. Prima di lui, già Ippocrate (IV sec. a.C.) prescriveva estratti di Iperico per dare sollievo in caso di ittero, raffreddore, insonnia e isteria. Paracelso, medico svizzero del XV sec, lo consigliava per trattare ansia, depressione e problemi neurologici, oltre che per uso esterno in caso di ferite e scottature. Nel Medioevo l’Iperico veniva appeso alle porte e finestre delle abitazioni per tenere lontani i demoni, gli incubi e gli spettri. Durante la notte di san Giovanni, poi, era usanza in molti paesi europei danzare tutta la notte cingendosi la testa con questa pianta: terminata la festa, i fiori venivano gettati sui tetti delle case per proteggerle dai fulmini. Dall’Erba di San Giovanni di produce l’olio di Iperico, un oleolita che si ottiene dai fiori freschi di questa pianta, famoso per le sue proprietà fitoterapiche e per i suoi effetti benefici sulla cute irritata e sensibile. Grazie alla sua composizione ricca, l’olio di Iperico ha diverse proprietà che ne fanno uno dei rimedi perfetti per trattare diversi disturbi cutanei .Ha proprietà antisettiche, cicatrizzanti, decongestionanti, balsamiche, antinfiammatorie, antivirali, antieritematose e sedative, è dermo- restitutivo ,è emolliente, è lenitivo. Sapevi che nella notte di San Giovanni, tra il 23 e il 24 giugno, ancora oggi si prepara l’acqua di San Giovanni? Si prepara un contenitore con dell’acqua e al suo interno si sistemano fiori di Iperico ed erbe aromatiche e si lascia la composizione all’aperto per tutta notte, sotto i raggi della luna. Secondo la tradizione, detergere il viso la mattina successiva utilizzando quest’acqua è un vero toccasana per la pelle! Iperico, lavanda, mentuccia, ginestra, ruta, rosmarino, salvia, noce, lavanda, rosa, alloro, finocchio selvatico costituiscono solo alcune delle essenze che vengono utilizzate per la preparazione dell’acqua profumata di San Giovanni. In fitoterapia l’Iperico o erba di San Giovanni è utilizzato soprattutto per trattare la depressione e i disturbi associati, come ansia, stanchezza, perdita dell’appetito e problemi del sonno. Trova inoltre applicazione nel trattamento delle palpitazioni, dei cambiamenti d’umore e di altri disturbi tipici della menopausa, del disturbo da deficit di attenzione/iperattività, del disturbo ossessivocompulsivo, della sindrome affettiva stagionale. Infine, è stato sperimentato anche in caso di esaurimento, per aiutare a smettere di fumare e contro la fibromialgia, la sindrome da fatica cronica, l’emicrania e altre forme di mal di testa, i dolori muscolari e di origine nervosa, la sindrome del colon irritabile, i tumori, l’HIV/. Fra i possibili effetti avversi dell’iperico sono inclusi: costipazione, capogiri, secchezza delle fauci, sensazione di avere lo stomaco pieno, aumento della sensibilità alla luce, irrequietezza, stanchezza ,aumento di peso.0

Exit mobile version