Corriere dell'Irpinia

L’ultimo saluto di Atripalda al giovane Antonio sulle note di Baglioni

E’ l’intera comunità di Atripalda a rendere l’ultimo saluto ad Antonio Iannaccone, scomparso all’età di 46 anni, a causa di un male che non perdona, nella chiesa di Santa Maria del Carmine di Atripalda. La commozione si tocca con mano, mentre risuonano le note di Baglioni che Antonio, appassionato di musica da sempre, amava profondamente. Poi il lancio dei palloncini bianchi fino a raggiungere in cielo. Don Ranieri Picone ricorda come “Il tesoro più bello che Antonio ha costruito è la sua famiglia, è questa l’eredità più bella che lascia sulla terra. Poichè la morte non può mettere fine all’amore. E’ stato un bravo marito, un bravo padre, un bravo fratello. Solo un mese fa era in questa stessa chiesa per la comunione del figlio. Ma sono sicuro che ora è libero da ogni sofferenza e il legame con lui non può spezzarsi”. “Voglio ricordarti con una delle canzoni che cantavamo sempre insieme”.  E’ l’omaggio dell’amico Modestino Di Nenna che lui ha condiviso serate di pianobar e festival. “Garbo, compostezza, malinconica ironia. Questo eri tu, e così ti ricorderò sempre” scrive Carmine Capozzi. Ma sono tantissimi i messaggi affidati ai social da parenti e amici. In prima fila la moglie Angela e i due figli ma a colpire è l’affetto di tanti, famiglie, giovani, meno giovani che non riescono a trattenere le lacrime

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