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Manovra da circa 25 miliardi: si punta sul taglio del cuneo fiscale ma nella PA bisognerà lavorare fino a 70 anni

Sarà approvato entro il 20 settembre il piano strutturale di bilancio dell’Italia. Tutto in linea con la scadenza fissata dalla Commissione Ue.

Il Consiglio dei ministro dovrebbe validare il testo marterdì 17 settembre. Intanto oggi i leader della coalizione di centrodestra – la premier Giorgia Meloni e i due vice Antonio Tajani e Matteo Salvini, oltre a Maurizio Lupi – si incontrati a Palazzo Chigi per un confronto con il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti.
Per le opposizioni, che cercano di compattarsi, sanità e lavoro sono tra le priorità.

Si punta a portare il deficit al 2,9% entro il 2026 per garantire al Paese di arrivare appena al sotto del tetto richiesto dalle regole fiscali Ue.

La manovra dovrebbe essere di poco superiore ai 25 miliardi di euro: tra le misure la conferma del taglio del cuneo fiscale e contributivo per i redditi fino a 35mila euro per contrastare l’inflazione. Occhio al debito pubblico il debito pubblico che sfiorà i 3mila miliardi.

Il ministro della Pa Alberto Zangrillo, come dichiarato in una intervista al Corriere della Sera, starebbe valutando di trattenere al lavoro fino a 3 anni in piu’ in maniera volontaria i dipendenti della Pa, che uscirebbero così a 70 anni, per far fronte al turnover.

La premier Meloni è decisa a far terminare la stagione dei bonus a pioggia. Paletti legati all’Isee all’erogazione di alcuni strumenti di welfare e sul credito d’imposta.

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