Il primo cittadino risulta iscritto nel registro degli indagati assieme al presidente della società cestistica DelFes che milita in serie B e ad un commercialista. Le iscrizioni risultano nel decreto di perquisizione e sequestro notificato dagli inquirenti al sindaco e alle due figure apicali della società sportiva ed eseguito marted’ scorso. Il sostituto procuratore Vincenzo Toscano, titolare dell’inchiesta, ha anche ordinato una perquisizione personale e all’autovettura del primo cittadino e sequestrando due pc e due telefonini oltre a numerosi documenti. Sono anche scattate verifiche sui movimenti bancari del primo cittadino. Al vaglio del sostituto procuratore i rapporti intercorrenti tra la società di basket di serie B DelFes e tre imprese. Sotto esame  in particolare  le somme finanziarie che le imprese avrebbero trasferito alla squadra, ritenute dagli organi inquirenti di considerevole entità.
Gli inquirenti sono a lavoro per comprendere se tutte e tre le imprese abbiano ricevuto, durante il periodo oggetto di contestazione, commesse dall’amministrazione Comunale di Avellino.  Sul caso delle sponsorizzazioni la procura ipotizzerebbe  un presunto accordo corruttivo, suddiviso in due fasi. Inizialmente, un’intesa tra lo stesso Festa e  il legale rappresentante della società cestistica, seguita da un secondo accordo tra il sindaco  e le imprese coinvolte. Si sostiene che queste ultime, con l’approvazione del sindaco, abbiano ottenuto contratti pubblici nella zona di Piazza del Popolo, finanziando in cambio la squadra di basket.Nel frattempo, il decreto firmato dal Pm Vincenzo Toscano potrebbe essere impugnato dalla difesa del sindaco, rappresentata dal penalista Luigi Petrillo, nelle prossime ore con il ricorso al Riesame.