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«Meglio da consigliere per il bene di tutti che da sindaco per il bene degli affaristi» duro attacco di Sirignano

«Tra le molteplici  motivazioni che mi hanno indotto a una scelta sofferta voto contrario bilancio, soprattutto il convincimento di essere molto distante da un modo di fare politica che non condivido e che mi ha crea non pochi problemi». Così Gerardo Sirignano replica alla revoca dell’assessorato da parte del sindaco Francescantonio Capone.

«Non voglio che l’entusiasmo che mi ha portato ad accettare il  compito conferitomi 4 anni fa si trasformi  in insoddisfazione per l’impossibilità di fare e di agire davvero per il bene comune del nostro Paese a tutela soprattutto delle fasce più deboli. Ho compiuto in piena consapevolezza la mia scelta, poiché non riesco a far finta che nulla sia successo, un boicottaggio continuo di tutte le azioni mirate a evitare lo spopolamento del centro storico: musei chiusi e per concludere la squallida vicenda del liceo classico. Ritengo di aver adempiuto a quanto di mia competenza, avviando concretamente le attività che mi sono state affidate: una riduzione dei costi grazie all’efficientamento energetico degli edifici comunali  (uno per tutti la scuola Raimondo Guarini per la quale i costi di gestione con gli interventi realizzati si sono ridotti in maniera cospicua), il piano di rimodulazione raccolta rifiuti con recupero di circa 200mila euro a vantaggio di tutta la comunità, il problema frana area Pip che aveva assunto dimensioni notevoli. Cercherò comunque di dare il mio contributo, nell’interesse soprattutto delle fasce più deboli del paese e nel rispetto di chi mi ha sostenuto anche da semplice consigliere».

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