Corriere dell'Irpinia

Miti, leggende e storie della geologia in Campania, dalla Mefite all’Arcangelo e i draghi nella terra irpina

Sceglie una chiave inedita per raccontare l’universo della geologia campana il volume, pubblicato dal Villaggio Letterario, curato da Valerio Agnesi, docente di geografia fisica all’Università di Palermo e Franco Foresta  Martin, geologo, “Miti, leggende e storie della geologia in Campania”. Un volume che parte dalla constatazione della geodiversità del territorio, dai fiumi tumultuosi agli eventi franosi fino ai terremoti, oggi spiegata attraverso un’interpretazione razionale ma in passato raccontata attraverso la produzione di miti e leggende in cui l’esperienza terrena cedeva il passo al sovrannaturale. Di qui la scelta dei curatori Agnesi e Foresta Martin di coinvolgere 19 specialisti in diversi settori, geologi, vulcanologi, storici e letterati per esplorare storie, miti e leggende geologiche che intrecciano divulgazione scientifica e narrazione. Un omaggio alla Campania, alla sua storia, alla cultura popolare che si fa anche testimonianza dell’evoluzione del progresso scientifico.

Punto di partenza del volume l’accurata rievocazione storico-scientifica dell’ultima grande eruzione del Vesuvio del 1944, in occasione dell’ottantesimo anniversario, che provocò 26 vittime e oltre 10.000 sfollati affidata ai vulcanologi, quasi cancellata dalla memoria dei napoletani a causa della concomitanza con la guerra, dell’Ingv Sandro De Vita e Giovanni Ricciardi. Grande attenzione è rivolta anche alla storica eruzione pliniana del 79 d.C attraverso la rivisitazione delle due lettere di Plinio il Giovane a Tacito (Franco Foresta Martin), alla ricostruzione della vita giornaliera di Pompei, attraverso le scritte tracciate sui muri dai suoi abitanti (Lisetta Giacomelli), alle osservazioni ed emozioni di Goethe in visita al Vesuvio e ai Campi Flegrei durante il Grand Tour italiano (Valerio Agnesi). La costa napoletana è analizzata a partire dai primi insediamenti e delle leggende che li accompagnano (Pietro Aucelli e Gaia Mattei) o riletta esaminando le tracce del biblico diluvio universale (Aldo Cinque). L’area flegrea sulle tracce dei viaggi di Ulisse ed Enea rivive nelle pagine di Pietro Aucelli, Ludovico Brancaccio e Antonio Di Fiore mentre i fenomeni geologici emergono negli studi sulla solfatara di Pozzuoli di Anna Russolillo e Sonia Gervasio, alla nascita del Monte Nuovo sono dedicati i saggi di Lisetta Giacomelli  e Franco Foresta Martin, Anna Russolillo analizza  la scomparsa del lago di Agnano e le grotte mortiferum spiritum. Sandro De Vita, Patrizia Polizzi, Federica Nerini e Franco Foresta Marti raccontano Ischia, dal terremoto che la devastò nel 1883 alle ricerche che vi svolse Marie Curie.

Grande protagonista è anche l’Irpinia grazie ai contributi degli studiosi di Unisannio Filippo Russo e Michele Sisto e di Anna Abbate, a partire dalla Mefite della Valle d’Ansanto, da sempre luogo di venerazione dedicato all’Oltretomba, tra rimandi letterari, devozioni e miti, fino ai racconti geomitologici legati all’eterna lotta tra l’arcangelo Michele e il drago di cui è ricco il territorio irpino.  A soffermarsi sulle acque che pietrificano e sgorgano nei pressi dell’antica Paestum sono, infine, Vincenzo Amato e Carmen Maria Rosskopf. Ad emergere  un rapporto millenario che lega l’uomo agli eventi geologici in Campania e affonda le radici nella storia dl popolamento

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