Site icon Corriere dell'Irpinia

Montella: Autonomia differenziata, “Il grande inganno”

Autonomia differenziata, sviluppo del Mezzogiorno, Partito democratico, sono stati alcuni dei temi in discussione in occasione della Festa dell’Unità, nel corso del dibattito di domenica sera in piazza Bartoli: confermata ancora una volta, grazie all’organizzazione del circolo del Partito democratico, la valenza dell’appuntamento, quale momento di confronto, e Montella quale luogo in cui la politica viene posta al centro del dibattito pubblico.

E infatti la segretaria del circolo Pd, Igea Di Mauro, ha sottolineato lo sforzo compiuto per tenere alta l’attenzione, sforzo premiato dal successo dell’iniziativa. Lo spunto del confronto, la presentazione del libro degli autori Gianni Festa e Paolo Saggese, “Il grande inganno- «Il federalismo differenziato», la questione meridionale e il tradimento del Sud”, Terebinto edizioni.

Di meridionalismo e classe dirigente ha parlato l’editore Ettore Barra, processi che si scontrano con la difficoltà della politica locale a farsi capire e a diffondere il proprio messaggio. Le contraddizioni sono evidenti, secondo Paolo Saggese, quando dice che «l’autonomia differenziata regionale è una grande trappola per il paese, mentre vanno approfondite le ragioni per cui la Lega, in modo così evidente, ha voluto lo Spacca-Italia». La scuola sarà la prima a subire gli effetti negativi dell’autonomia differenziata, secondo il coautore del libro.

Tutto parte dalle considerazioni  sulla modifica del titolo V della Costituzione: per il sindaco di Montella e presidente della Provincia, Rizieri Buonopane, quello è stato un errore clamoroso, che ha aperto le porte all’autonomia differenziata. Proprio da presidente e sindaco ha evidenziato come sia difficile gestire in modo autonomo le risorse a disposizione del Sud. Provocato da Gianni Festa, direttore del Corriere dell’Irpinia, Buonopane ha fatto anche una disamina sul ruolo del Pd ammettendo che in Irpinia c’è bisogno di un rinnovamento del partito che deve essere aperto agli iscritti che possono partecipare alle decisioni.

Gianni Festa ha insistito sul concetto di autonomia differenziata, con tanto di invito rivolto al pubblico ad andare a firmare per il referendum sull’abrogazione della legge, spiegando le ragioni per cui questa norma  rappresenti una forte penalizzazione per il Sud. Ed ha fatto appello alla classe dirigente che nel Sud ha due facce, quella del lasciar fare e l’altra di non essere in grado di tutelare il Mezzogiorno, come si evince quando nel Parlamento si parla di Sud, con clamorose assenze proprio della classe parlamentare del Sud.

Exit mobile version