Corriere dell'Irpinia

Monteverde, Nicola Vella e le battaglie per l’Irpinia

E’ stata l’occasione per ribadire la centralità di figure come Nicola Vella nella memoria d’Irpinia e raccontare le sfide a cui sono chiamate oggi aree interne e Mezzogiorno il confronto tenutosi ieri al castello di Monteverde promosso dal centro di cultura del Mezzogiorno Nicola Vella, a partire dal volume “Scritti in onore di Nicola Vella”, pubblicato dalla Biblioteca del Corriere, nella collana Cronache meridionali. A confrontarsi sulla lezione di Vella il sindaco Antonio Vella, il direttore del Corriere dell’Irpinia Gianni Festa, presidente onorario del Centro Vella, gli storici Fiorenzo Iannino e Annibale Cogliano, tra gli autori degli scritti dedicati a Vella. A moderare il dibattito il figlio di Nicola, Aldo Vella. A concludere il dibattito Rosa D’Amelio, presidente del Centro studi. Aldo Vella ha posto l’accento sulle. difficoltà di fare il sindaco nelle zone dell’osso dell’Alta Irpinia, “Non è solo questione di danaro – ha spiegato – bisogna fare i conti con una democrazia sonnolenta, si avverte con forza l’isolamento e si continua a pagare il prezzo dello spopolamento”

D’Amelio ha evidenziato l’impegno del consiglio regionale e della sinistra per il recupero dell’identità delle zone dell’Alta Irpinia e la ricerca di soluzioni a emarginazione, mancanza di servizi e spopolamento, Ha ribadito con forza come “E’ stato un personaggio straordinario, un grande combattente, un protagonista della stagione dell’occupazione delle terre. Ha sempre difeso le ragioni dei contadini. Ha sempre conservato un costante contatto con la comunità. una visione territoriale, una grande apertura al confronto istituzionale ed un profondo operare etico”. Aldo  ha ripescato dalla memoria dei ricordi aneddoti legati all’impegno del padre, a partire dal suo rapporto con la politica. Il direttore Festa ha ripercorso la formazione di Vella, dal Partito fascista da cui prese ben presto le distanze, al partito d’azione nel quale si identificava perchè era un partito in cui si potevano esprimere liberamente le sue idee, Era non un comunista di lotta, lo dimostrò nella lotta per i minatori di Altavilla, nelle battaglie per la conquista della terra dei contadini e in tutte le occasioni di emarginazione che venivano dall’Alta Irpinia.

Fiorenzo Iannino ha consegnato una testimonianza a partire dal rapporto con il Pci, dalla stagione dell’occupazione delle terre e dalla fondazione del Progresso irpino all’impegno come consigliere provinciale, inizialmente come indipendente di sinistra, al progressivo allontanamento fino a giungere a sponde più moderate “Ho conosciuto Vella attraverso gli studi all’archivio di stato per la mia tesi di laurea. Mi sono trovato di fronte i dossier sul suo conto”

Cogliano ha concluso, contestualizzando il ruolo svolto da Nicola Vella nella politica irpina, sempre attento a recuperare le ragioni degli altri. “E’ stato un vero  faro dell’antifascismo irpino, che ha compreso presto la centralità del movimento contadino per il riscatto delle terre, un sindaco sempre attento ai bisogni della comunità che incarnava la politica come impegno etico”

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