Corriere dell'Irpinia

Montevergine, il cardinale Miglio: vi porto l’abbraccio del Papa. Si levi forte la preghiera per la pace

“Vorrei farvi sentire oggi la presenza spirituale di Papa Francesco”. Lo sottolinea il cardinale Arrigo Miglio nel presiedere la cerimonia conclusiva delle celebrazioni dell’anno giubilare verginiano al santuario di Montevergine, in occasione della Pentecoste “L’anno era cominciato con la presenza di un legato pontificio e Papa Francesco ha voluto fortemente che ci fosse un suo inviato anche alla cerimonia conclusiva, Nei giorni scorsi il Pontefice ha ricevuto, inoltre, la comunità abbaziale, a sottolineare il forte legame di Papa Francesco con la comunità benedettina, in virtù della devozione per Mamma Schiavona, simbolo di speranza per i tanti fedeli che si affidano alla sua intercessione”. Ribadisce come “Avvertire oggi la presenza di Papa Francesco significa pregare per la fine di ogni forma di violenza, incoraggiando l’impegno da parte di tutti ad essere costruttori di pace”. Spiega come “Montevergine rappresenta non solo un simbolo di preghiera e accoglienza spirituale ma di cura sociale, educativa e ambientale nella tradizione benedettina con una forte ricaduta per i territori” E ribadisce “mi sono fatto io primo pellegrino in un santuario che raccoglie le preghiere e le sofferenze dell’umanità”

E’ l’abate di Montevergine Riccardo Guariglia a sottolineare come “Ogni chiusura è una ripartenza, si conclude l’anno giubilare ma portiamo avanti il nostro slancio missionario, come ha sottolineato Papa Francesco. Su questo monte vogliamo continuare ad essere sentinelle per portare la luce di Dio al mondo”- Quindi si sofferma sull’impegno dei vescovi di sensibilizzazione sulla difficile condizione delle aree interne  “Vogliamo dare voce ai territori, ai loro veri bisogni, contrastando il costante spopolamento delle aree interne, impoveriti delle loro eccellenze”. Infine, traccia un bilancio delle celebrazioni “E’ stato un anno positivo, tanti sono stati i pellegrini tornati a Montevergine dopo il tragico momento del Covid, molti dei quali provenienti dall’estero”

E’ il segretario della Farnesina Riccardo Guariglia, omonimo dell’abate, a portare i saluti del ministro degli esteri “Siamo in piena sintonia con le parole dell’Abate e del cardinale Miglio. La nostra priorità è lavorare per la pace, in tutte le aree in cui ci sono ancora conflitti, dal Medio Oriente all’Ucraina. Siamo impegnati nella promozione iniziative di pace e di dialogo e continuiamo ad essere in prima linea nel sostenere il dialogo interreligioso. Al tempo stesso cerchiamo di fare la nostra parte per incentivare lo sviluppo delle aree dimenticati attraverso un progetto legato al turismo delle radici. L’obiettivo è quello di incoraggiare le comunità degli italiani a ritornare e a investire. Già si vedono i primi risultati” E ribadisce come “Dovete essere orgogliosi dell’unicità di un luogo come Montevergine, presentandolo al mondo”

Emozionato il sindaco di Mercogliano Vittorio D’Alessio che sottolinea come “sia stata scritta una pagina importante nella storia della comunità grazie dalla capacità dell’abbazia di dialogare con il territorio, di coinvolgere scuole, giovani e associazioni”. Una pagina di storia ricordata da una lapide scoperta nel corso della cerimonia, conclusa dalla deposizione della rosa d’oro benedetta dal Pontefice ai piedi dell’icona di Montevergine

Ad accompagnare l’abate i cardinali Donato Ogliari, abate dell’Abbazia di San Pietro Le Mura e Loreto Maria Camilli, abate dell’Abbazia di San Pietro Le mura a Casamari, Numerose le autorità presenti, dal procuratore Domenico Airoma al vicario del prefetto Maura Nicolina Perrotta al prefetto di Napoli Michele Di Bari, il questore di Avellino Pasquale Picone, dal deputato Michele Gubitosa ad Angeloantonio D’Agostino fino al senatore Enzo De Luca e rappresentanti delle forze dell’ordine.

 

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