Sarà inaugurata sabato 19 gennaio 2019 alle 18,00, presso il Convento di S. Leucio a Borgo di Montoro (AV), LA LIRICA DIPINTA DEL PAESAGGIO, la personale di pittura di SALVATORE DE CURTIS, a cura di Gerardo Fiore. La mostra apre il quinto ciclo di MONTORO CONTEMPORANEA,rassegna di mostre personali di pittura, scultura e fotografia. L’iniziativa-ideata e diretta da Gerardo Fiore, e patrocinata dal Comune e dall’Assessorato alla Cultura della Città di Montoro – è rivolta ad artisti di riconosciuta carriera, che si sono distinti sul panorama nazionale,e che intendono donare il proprio contributo alla crescita della collettività verso i linguaggi dell’Arte Contemporanea.
Alla serata, moderata da Alfredo Taiani, interverranno oltre all’artista: il Sindaco Mario Bianchino, l’Assessore alla Cultura Raffaele Guariniello;Fedela Procaccini, Storica dell’Arte; il Direttore della rassegna Gerardo Fiore.
Catalogo della mostra a cura di EDIZIONI ATB CONSULTING, con un testodi Vitaliano Corbi
La mostra è visitabile fino all’8 febbraio, dal martedì al sabato dalle 18,00 alle 20,00, e su appuntamento.
Scrive Vitaliano Corbi: ‘Nell’oscurità e nel chiarore che abitano dolcemente la terra di De Curtis rimane forse la memoria sospesa di un antico amore per i Campi Flegrei, ma nello stesso spazio circoscritto dei suoi dipinti questa memoria appare liberata da ogni resistenza emotiva all’accettazione della caducità della vita. I dipinti non hanno tonalità crepuscolari, perché il pittore non s’intenerisce sulla stagione che sta per tramontare o sulla sorte del mondo. Al contrario, la consapevolezza virile dell’ineluttabilità di una comune condizione s’accorda ad un sentimento di amicizia e di pacificazione cosmica. La terra è per De Curtis il luogo e il corpo di questa pacificazione: in essa possono convivere profondità e leggerezza, chiuse stratificazioni geologiche ed impalpabili, ariose aperture. La sobria e talvolta severa bellezza di questi dipinti ha la sua origine nello sguardo che accarezza lentamente le cose, senza avidità di possesso, perché le sente già sue, accomunate da un originario destino di appartenenza alla terra. Con questa rasserenata disposizione d’animo l’artista traduce la dimessa quotidianità dei temi nella rigorosa coscienza della forma, e l’umbratile, trepido avvertimento della precarietà del mondo, nell’intatta purezza di un’immagine in cui resiste un ultimo sogno d’eternità.’
SALVATORE DE CURTIS nasce a Napoli il 26 ottobre 1944.
Svolge attività artistica dal 1966, partecipando a premi, rassegne, mostre di gruppo e personali.
Intorno al 1980 ha aderito a vari gruppi di artisti ispirati alla pittura astratta.
Ha collaborato alla realizzazione dei manifesti: “Irrazionalità conseguenze dell’astratto……ed oltre” “Una matrice astratta e poi?”.
Dal 1982, con la pubblicazione “Una situazione a Napoli” di L.P Finizio, entra a far parte del gruppo di pittori appartenenti alla galleria “San Carlo” di Napoli.
Dal 1984, tiene una serie di mostre con lavori ispirati ai fenomeni del territorio dei Campi Flegrei, riscuotendo molti consensi.
La ricerca condotta sempre con maggior interesse evocativo, sviluppa così una geografia più approfondita di suggestioni e sedimentazioni di questa terra flegrea.
Dal 1991 torna su ricerche figurative ispirandosi ad immagini di paesaggi liricamente concepiti.
La sua opera è stata recensita da quotidiani e riviste d’arte nazionali e internazionali.
Si sono interessati alla sua opera, invitandolo a rassegne e premi i seguenti critici: E. Crispolti, M. Venturoli, V. Aculeo, F. Zoccoli, F. Federico, F. Silvi, A. Izzo, L. Castellano.
Hanno scritto di lui: G. Bilotta, A. Calabrese, L. Galdo, M. Maiorino, G. Romano, G. Presti, L.P. Finizio, L. Rucci, U. Piscopo, M. Vitiello, V. Corbi, G. Grassi, M. Bignardi, G. Mongelli, S. Di Bartolomeo, N. Hristodorescu, P. Veroli, Perga, A. Ravel, B. Chiarlone, T. Carpentieri, C. Meloni, V. Como, G. Pedicini, R. Zucchini, S. Manganelli, M. Forgione, G. Mazzei, P. Alfano, G. Trevisan, T. Trivarico, R. Pinto, L. Tortora, M. Di Mauro, D. Ricci, G. Di Genova, R. Volpe, L. Fusco, F. Procaccini.