Corriere dell'Irpinia

Nargi media sulla giunta, nel Pd si apre la resa dei conti

Fatta la prima sindaca di Avellino, c’è da comporre la squadra che la affiancherà nei prossimi cinque anni. Archiviati i doverosi festeggiamenti, per Laura Nargi è il momento di mettere a punto la composizione della giunta vestendo i panni della mediatrice.

Sto immaginando insieme alle liste la futura giunta. Voglio condividere con loro le scelte e poi sarò io a decidere”, ha esordito così la prima cittadina in un’intervista a IrpiniaTv, a riprova delle interlocuzioni che procedono serrate. In queste ore a tenere banco è la questione vicesindaco. Se in un primo momento sembrasse ricadere nell’accordo pre-ballottaggio con Livio Petitto e Rino Genovese, comprensivo di un assessorato, le trattative sono ancora aperte. E prima degli alleati trovati strada facendo, a chiedere un riconoscimento sono quelli della prima ora. Il gruppo della lista Davvero chiede alla neo-sindaca, a ragione, un riconoscimento per l’importante contributo dato alla vittoria finale. In questa logica, il nome più caldo è quello di Marianna Mazza, tra l’altro consigliera eletta con più preferenze. Un po’ più sotto troviamo l’ex assessore Geppino Giacobbe. Il compito più arduo nella prima settimana da sindaca, per la Nargi, è quello di tenere tutti uniti.

Se per la compagine vittoriosa si tratta di trovare la sintesi migliore tra assessorati e vicesindaco, dall’altro lato nel Partito Democratico avellinese è l’ora della resa dei conti. Le critiche, dall’interno del mondo dem, salgono in superficie una alla volta. A fare eco al post di Francesco Todisco che richiamava il centrosinistra – per tre quarti PD – a una presa di coscienza alla terza sconfitta consecutiva, è il presidente della Provincia Rizieri Buonopane. “Il Pd raccoglie nella città capoluogo quello che semina da un po’ di anni. La segreteria deve fare una necessaria autocritica”. La tregua armata firmata poche settimane prima del voto, sembra già un lontano ricordo. A salvarsi è solo Antonio Gengaro, al quale è stato riconosciuto da tutti l’impegno totale dal primo all’ultimo giorno di campagna elettorale. A molti non è andato giù “l’isolamento” del candidato sindaco nel momento della sconfitta.

La fascia azzurra ha aggiunto anche altro. “Questa segreteria nel suo complesso deve fare assolutamente autocritica”. Per il partito è il momento delle riflessioni, che dovranno necessariamente portare a un cambiamento, non più rinviabile. D’altronde, nel giro di amministrative lungo tutto il territorio italiano, il centrosinistra trainato dal Partito Democratico si è imposto quasi ovunque, con Avellino tra le poche eccezioni. L’analisi, e le dovute conseguenze, dovranno partire proprio da qui.

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