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Nasce a Montemiletto il nuovo Museo Comunale, laboratorio di memoria

Uno spazio di ricerca sulle origini e sull’evoluzione dell’Irpinia. E’ ll nuovo Museo Comunale di Montemiletto ospitato all’interno del Castello della Leonessa, simbolo cittadino e testimone delle vicende storiche della regione. Sarà inaugurato il 27 luglio alla presenza  di Massimiliano Minichiello, Sindaco di Montemiletto, Rizieri Rino Buonopane, Presidente della Provincia, Giordano Bruno Guerri, storico e saggista, e Giuseppe Di Giovanni, progettista e responsabile dell’allestimento. L’evento sarà il primo passo di un importante progetto di valorizzazione del territorio.

Lo spazio espositivo si trova al primo piano del Castello della Leonessa e riunisce i risultati del lavoro di ricerca dedicato al patrimonio culturale, gli usi e i costumi della comunità e offrire uno spazio educativo e di condivisione a tutta la Regione Campania.

Al suo interno sono allestite tre mostre Memoria sepolta, Montemiletto Colonia Romana e I Graffiti della prigione. “Memoria sepolta” testimonia la vita pubblica e privata negli anni ’30 del Novecento attraverso circa 100 immagini fotografiche i cui negativi sono stati rinvenuti in modo casuale in un’abitazione privata, nascosti sotto il pavimento della cantina e all’interno dello strato di sabbia silicea usato per realizzare il massetto. Queste immagini, dal grande valore documentaristico, storico e culturale, offrono uno sguardo prezioso su un passato quasi dimenticato, contribuendo a comprendere meglio le dinamiche storiche e sociali di Montemiletto​.

“Montemiletto Colonia Romana” esplora il processo di romanizzazione della media valle del Calore e offre una panoramica sull’integrazione delle comunità locali nella cultura romana. Le ville rustiche, le strutture termali, i ponti e i manufatti scoperti testimoniano un’ampia presenza romana nel territorio. Inoltre, l’esposizione presenta necropoli con tombe e iscrizioni funerarie.

“I Graffiti della prigione” è uno spazio espositivo che guida nella scoperta dei graffiti del XVII secolo realizzati dai prigionieri nella cella del Mastio del Castello. All’interno delle due sale dedicate, è presente una timeline degli eventi storici del Castello, le immagini dei graffiti e contenuti multimediali accessibili tramite touchscreen. Inoltre, lo spettatore può vivere un’esperienza immersiva grazie alla suggestiva videoproiezione che racconta le storie dei detenuti.

Il Museo – la consulenza scientifica è curata da Simone D’Anna – va a impreziosire gli spazi del Castello della Leonessa di Montemiletto, costruito nel Basso Medioevo su iniziativa signorile, su una vetta collinare calcarea dominando le valli sottostanti. Verosimilmente fortilizio longobardo, tra l’VIII e il IX secolo. Oggetto di molte ristrutturazioni, si è trasformato in un palazzo gentilizio durante le epoche angioina e rinascimentale.

Oggi, l’edificio presenta una pianta irregolare con torri angolari e cortine murarie. Al suo interno, il castello ospita una corte, una cappella, e ambienti storici che testimoniano le diverse epoche della sua esistenza.

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