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Nocciole in pericolo, minacciate dalla cimice asiatica

Questa mattina presso la sala Alvarez del Palazzo Baronale di Avella, si è tenuto un convegno che aveva come tema fondante la diffusione, il monitoraggio e il contrasto degli insetti fitofagi delle nocciole. Nella discussione sono intervenute persone di spicco nel campo agronomo avellinese quali Francesco Castelluccio, presidente dell’Ordine dei Dottori Agronomi e Dottori Forestali della provincia di Avellino, che ha precisato: “Prosegue incessante il nostro percorso di divulgazione e sensibilizzazione sulla cimice asiatica, l’ultima piaga che dal 2018 infesta i noccioleti irpini e ne deturpa la qualità dei prodotti. Da diversi anni anni – evidenzia il presidente Castelluccio – siamo in campo con una rete di colleghi specializzati nella gestione dell’agro-ecosistema noccioleto. L’obiettivo è contenere i danni della cimice asiatica fornendo attività di assistenza quotidiana ai coltivatori”.

Per comprendere la gravità del problema basti pensare che l’Italia è il secondo produttore mondiale di nocciole dopo la Turchia e in Italia la provincia di Avellino spicca per produzione e qualità. Tale importante primato esorta tutti ad essere attenti custodi dei noccioleti vigilando al meglio sul loro stato di salute.

Al convegno ha partecipato anche Antonio Pietro Garonna, docente di Entomologia Generale ed Applicata presso l’Università degli studi di Napoli Federico II, che ha tenuto una lezione sui metodi ed i mezzi di controllo e contrasto della cimice, oltre ad altri fitofagi del nocciolo. Dal suo intervento hanno preso vita numerosi spunti di riflessione e di confronto per i tecnici del settore presenti in sala. Un altro utile contributo alla discussione l’ha dato Michele Bianco, ex dirigente in pensione del Se.S.I.R.C.A., il quale ribadito l’importanza di operare con tempestività e professionalità per risolvere problematiche fitosanitarie. Ha inoltre ribadito come le procedure poste in essere debbano risultare risolutive a lungo termine, quindi frutto di un lavoro nato dalla sinergia tra i massimi esperti del settore. Il moderatore del convegno, il dottore agronomo Sergio de Luca ha parlato all’unanimità facendo riferimento al sodalizio tra mondo accademico e degli ordini professionali. Le due realtà devono operare fianco a fianco per combattere i pericoli fitosanitari, aggravati dal commercio globale e i cambiamenti climatici.

Il professore Castelluccio nelle battute finali ha tenuto a ringraziare l’associazione degli agricoltori di Valle del Clanio, con presidente Biagio Arbucci, per l’impegno e la professionalità messe in campo fino ad oggi. “Si auspicano – chiude Castelluccio – appuntamenti periodici e sempre più partecipati, mirati a raccogliere dati e informazioni utili per mettere in campo strategie sempre più efficaci a difesa della nostre colture”.

(Luis Gentile)

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