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Nusco, le novità dopo il consiglio comunale

Si è riunito il consiglio comunale di Nusco. I  due gruppi di minoranza (presenti Gianni Marino, Lucio Molinario ed Annamaria Prudente), dopo aver espresso solidarietà non  formale  al Sindaco per  il furto subito in casa, non dimenticando di sottolineare  come agli inizi dell’anno, il gruppo “Nusco Futura” aveva   già segnalato la preoccupante situazione che si stava determinando sull’intero territorio nuscano ai danni di cittadini inermi ed isolati,  in segno di protesta, hanno abbandonato i lavori, dopo aver motivato la scelta in  apertura di  Consiglio.

I quattro motivi principali (altri se ne potrebbero aggiungere)  che hanno spinto a tale decisione politica sono:

Per ultimo – ma non meno grave – l’aver portato in un consiglio Comunale straordinario  dei punti all’ordine del giorno cosiddetti “urgenti” ma che di fatto non lo sono. Infatti i gruppi di minoranza non hanno avuto né  la documentazione necessaria   tanto meno il tempo materiale per documentarsi e approfondire il Piano di Assestamento Forestale, che dopo cinque anni, finalmente vede la luce.

Il cosiddetto PAF  è  di estrema importanza per il territorio nuscano  perché, funzionando come un vero e proprio piano regolare per la montagna, consentirà finalmente di poter presentare progetti inerenti al miglioramento boschivo:  tagli, rimboschimenti, trasformazione del bosco ceduo in castagneto da frutto, miglioramento dei sentieri e percorsi di carattere ecologico ambientale. La valorizzazione della montagna è un impegno programmatico strategico  che si dovrà  portare avanti, anche con la collaborazione di altri Enti, quali la Comunità Montana, Il Parco dei Monti Picentini e con la collaborazione delle associazioni preposte allo sviluppo della montagna come il CAI (club alpino italiano), nonché affiancando i privati nel percorso di miglioramento di questo grande bene.

Per quanto riguarda infine  la situazione della conversione di Palazzo di Città  in scuola per l’infanzia, i Consiglieri hanno stigmatizzato  lo  spreco di denaro pubblico  per  un’operazione diventata e che diventerà  sempre più improbabile nella realizzazione.

I consiglieri di minoranza

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