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La nuova vita dell’ospedale Landolfi di Solofra: candidato a polo di eccellenza

Il nuovo tempo dell’ospedale Landolfi di Solofra si nota subito nell’aspetto interno ed esterno dell’edificio, dopo la ristrutturazione e innovazione per cui sono stati spesi oltre 26 milioni di euro, circa 21 di finanziamento regionale. «E’ la politica del fare – commenta l’avvocato Antonio Postiglione, dirigente  regionale – oltre le chiacchiere, è la coraggiosa interpretazione di tutto ciò che deve essere affrontato e che si supera d’impatto, riferendosi a Vincenzo De Luca.»

Il direttore generale dell’azienda ospedaliera Moscati, Renato Pizzuti, va giù con i numeri e i servizi che il “nuovo” Landolfi potrà assicurare. Intanto la riabilitazione ortopedica: qui sono presenti e funzionanti oltre 15 tecnologie robotiche riabilitative, assieme ad urologia funzionale.
Altri numeri, quelli riferiti alla migrazione sanitaria, che si verifica proprio nel settore dell’ortopedia e per gli interventi di anca e ginocchio. Per ridurre questo fenomeno è stato attivato al Landolfi un percorso clinico dedicato con una diagnostica radiologica avanzata e una riabilitazione postoperatoria d’avanguardia. un aspetto, questo, su cui il presidente della Regione ha calcato la mano, perché l’unità diventi punto di riferimento nazionale.
Nel plesso ospedaliero di Solofra sono impegnati 172 operatori, a regime saranno 234.

94 i posti letto. Le unità: Recupero e riabilitazione funzionale, Fisiopatologia della riproduzione, Day Surgery, Terapia intensiva, Medicina generale a indirizzo patologico, Dermatologia e Dermochirurgia, Medicina del lavoro, Laboratorio analisi, Radiologia, Dialisi, Blocco operatorio, Punto di primo intervento, Piastra ambulatoriale.

Pizzuti difende i risultati ottenuti complessivamente, in tutto l’ambito dell’azienda Moscati, nonostante le difficoltà che investono la sanità italiana. Un dato per tutti, il numero dei primari oggi titolari, 24 di nuovo ingresso su 40, e un’alta capacità di spesa per gli investimenti: 77 milioni di euro ricevuti, impegno e spesa progettuale pari al 70 per cento.

In prospettiva, anche l’elisuperficie alla città ospedaliera di Avellino. “Basta con gli elicotteri che atterrano al Campo Coni”. Anche il Pronto soccorso di contrada Amoretta subirà grossi cambiamenti, ampliando gli spazi attualmente non sufficienti.

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