Corriere dell'Irpinia

Padre Colombo, si chiude la prima fase della causa di beatificazione

E’ stato il Palazzo Abbaziale del Loreto ad accogliere ieri pomeriggio la prima fase della causa di beatificazione del frate benedettino originario di Petruro di Forino, Padre Emilio Colombo. Ultimo atto per l’istruttoria dell’inchiesta diocesana «sulla vita, virtù, fama di santità e segni del servo di Dio Emilio (Giovanni) Maria Colombo dell’Ordine dei Benedettini». È il primo passo di un lungo cammino per la beatificazione del frate, nato nei pressi di Forino, nella frazione di Petruro il 14 settembre del 1920. Per gran parte della sua vita nel Monastero dei Benedettini di Montevergine, dall’inizio del suo percorso di fede e di studi, all’ingresso nell’ordine e al suo intero successivo percorso terreno, Padre Emilio Colombo rappresenta un esempio di fede e carità. A fare gli onori di casa Padre Riccardo Guariglia. A partecipare all’incontro i vescovi di Avellino Arturo Aiello, di Sant’Angelo dei Lombardi Pasquale Cascio, di Ariano Sergio Melillo, il sindaco Vittorio D’Alessio e numerosi rappresentanti di istituzioni e forze dell’ordine.

Nato il 14 settembre del 1920 a Petruro, piccola frazione di Forino, a pochi chilometri da Avellino, entrò giovanissimo nell’alunnato monastico dell’Abbazia di Montevergine fino a vestire l’abito cenobitico per mano dell’abate Giuseppe Ramiro Marcone. Ad emergere dalle testimonianze il ritratto di un uomo dotato di profonda spiritualità e sensibilità, ma soprattutto di una fede ardente al punto di divenire lui stesso un riferimento per tutti i confratelli e per coloro che lo incontrarono nel cammino della propria vita. Padre Emilio aveva sempre parole buone per tutti, cariche di dolcezza, di speranza, di comprensione. Per i giovani studenti e futuri sacerdoti, nel tempo che fu rettore del seminario, fu uno straordinario esempio di integrità, di impegno quotidiano e di alta spiritualità. Aveva inoltre una profonda devozione per la Madonna, che lo portava a consumarsi le mani nella recita ininterrotta e quotidiana del Santo Rosario. L’8 febbraio 2020 è iniziata la fase diocesana della sua causa di betificazione.

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