Site icon Corriere dell'Irpinia

Paradise Papers, anche i soldi di Lewis Hamilton nel mirino

Mercedes driver Lewis Hamilton, of Britain, flashes number four as he celebrates with his teammates at the pit lane after the Formula One Mexico Grand Prix auto race at the Hermanos Rodriguez racetrack in Mexico City, Sunday, Oct. 29, 2017. Hamilton won his fourth career Formula One season championship on Sunday with a ninth-place finish at the Mexican Grand Prix in a race won by Red Bull's Max Verstappen. (ANSA/AP Photo/Rebecca Blackwell) [CopyrightNotice: Copyright 2017 The Associated Press. All rights reserved.]

Vi sono pure 16,5 milioni di sterline riconducibili a Lewis Hamilton, sottratti al fisco e trasferiti con “un marchingegno” su conti offshore dell’Isola di Man, fra gli altarini svelati dai ‘Paradise Papers’: le carte che documentano operazioni finanziarie spregiudicate di personaggi ricchi e potenti del pianeta. L’iridato britannico di Formula 1, da poco campione del mondo per la quarta volta, viene additato dal Guardian, che gli attribuisce inoltre una fortuna pari a 130 milioni sparsa in paradisi fiscali come Malta o Guernsey.

Hamilton si sarebbe in particolare fatto rimborsare 3,3 milioni di sterline d’Iva (Vat in inglese) sull’acquisto di un jet privato, trasferito fiscalmente sull’Isola di Man nel 2013 facendo apparire il tutto come un’operazione di leasing consentita – nel Regno Unito o nell’Ue – solo per velivoli usati a scopo di business commerciale e non a titolo personale. Il pilota ha fatto rispondere da un portavoce in questi termini: “Essendo uno sportivo globale che paga tasse in un vasto numero di Paesi, Lewis si affida a un team di consulenti professionisti nella gestione dei suoi affari. Questi consulenti hanno rassicurato Lewis che ogni cosa é stata fatta alla luce del sole e la questione é ora nelle mani dei suoi avvocati”.

Exit mobile version