Corriere dell'Irpinia

Pedalata contro la violenza sulle donne, Nargi: “Ci sarò anche io, in bici con i tacchi”

AVELLINO – L’appuntamento è per domenica mattina, 15 settembre: raduno nel piazzale della stazione di Avellino e pedalata in corteo verso il centro della città. Ogni partecipante avrà indosso, simbolicamente, qualcosa di rosso, a testimonianza della solidarietà e dell’impegno contro il sempre dilagante fenomeno della violenza sulle donne. “Ci sarò anche io – ha detto la sindaca Laura Nargi, partecipando questo pomeriggio nella sala stampa del Comune alla presentazione ufficiale dell’evento –; sarò in bici con i tacchi. Ma, a parte gli scherzi, voglio testimoniare la mia piena partecipazione a questo evento e mi impegnerò affinché venga mantenuta alta l’attenzione su questi temi anche durante il resto dell’anno. Va bene avere una data simbolo per la lotta alla violenza sulle donne, che è il 25 settembre, ma l’impegno di tutti deve essere mirato ad un’attenzione continua”.

Pedalata contro la violenza sulle donne presentazione in Comune con la sindaca Laura NargiAlla conferenza stampa di presentazione della Pedalata hanno partecipato anche gli organizzatori di questa seconda edizione dell’evento: la presidente dell’associazione Avbike Woman, Emilia Falciano, la vicepresidente Wanda Miletti, l’architetto Giuseppina De Vito, associata, e la campionessa di ciclismo Annalisa Albanese, originaria di Atripalda. Con loro al tavolo anche il presidente provinciale del Coni di Avellino Giuseppe Saviano e il presidente delle Acli di Avellino Alfredo Cucciniello.

“Troppe volte la dignità delle donne viene calpestata. Noi dobbiamo parlare di due violenze di genere, quella fisica e quella psicologica. Ringrazio l’Avbike Woman perché dobbiamo sensibilizzare la comunità e la gente su questo argomento, e lo dobbiamo fare al di là della giornata nazionale contro la violenza sulle donne. Quindi bene a questa manifestazione, il cui spirito è simbolicamente quello di vedere noi donne che andiamo a pedalare con tutti i cittadini. Da questo poi, insieme alla vostra associazione, vorremmo iniziare a creare dei tavoli. Noi abbiamo messo in campo più azioni: dal progetto delle farmacie al posto vuoto in consiglio comunale, abbiamo creato vari sportelli. Adesso stiamo aspettando un consultorio. Io come nuova amministrazione voglio potenziare tutto quello che abbiamo fatto per le donne. Perché io sono una donna, è stata epocale la mia vittoria alle elezioni amministrative. E questo è già un qualcosa di strano perché ancora nel 2024 noi dobbiamo lottare per affermarci come donne. Abbiamo difficoltà anche nel mondo del lavoro, per coniugare la carriera con il tempo che dedichiamo alla famiglia, qui la società dovrebbe creare dei cuscinetti per metterci al pari degli uomini. Ma ci saranno occasioni per approfondire ancora di più questo argomento. Domenica saremo tutti in campo io e la mia giunta, dallo Sport alla Mobilità e il mio vicesindaco alle Pari Opportunità. E voglio ripetere quello che ho detto prima, a microfoni spenti, e cioé che io verrò a pedalare con i tacchi”.

Wanda Miletti: “La pedalata ci sarà domenica 15 settembre, con partenza dalla stazione ferroviaria alle 10:30. E’ una pedalata ciclistica, non agonistica, non è una gara, ma un percorso molto breve all’interno della città, lungo le principali vie fino ad arrivare in piazza Libertà. Possono partecipare tutti, con qualsiasi tipologia di bicicletta. Simbolicamente tutti avremo un fiocco rosso, un dettaglio del nostro abbigliamento proprio per simboleggiare il contrasto alla violenza di genere”.

Emilia Falciano: “E’ la seconda edizione della pedalata contro la violenza, organizzata da Avbike Woman e con noi quest’anno abbiamo anche la campionessa Annalisa Albanese che ci seguirà nel percorso insieme sua squadra come altre squadre ciclistiche che abbiamo invitato all’evento. L’invito è stato esteso oltre allo sport anche a tutti i Comuni della provincia di Avellino, alle Pro Loco. Siamo patrocinati dalla Regione Campania e dal Comune di Avellino oltre che da tutte le Pro loco. Ringrazio il presidente Giuseppe Saviano delegato del Coni, e tra l’altro anche mio ex professore che mi conosce dall’età di dieci anni e grazie al quale ho fatto tanto sport. Ringrazio il presidente dell’Us Acli Cucciniello e tutte le associate della nostra associazione come l’architetto De Vito con le quali ci stiamo impegnando tantissimo. La sfida è sensibilizzare quante più persone possibili alla non violenza. Fondamentale anche l’intervento delle famiglie, con bambini, con tutte le persone che vogliono e desiderano partecipare e dicono no alla violenza e mai più femminicidi”.

Giuseppe Saviano: “Secondo me si sta andando su una strada corporativistica: le donne difendono le donne e così via, ma il problema è di tutti e andrebbe affrontato in generale, contro tutti i tipi di violenza. E va affrontata alla radice, partendo dalle scuole, educando i giovanissimi. Faccio un appello a voi donne che siete più sensibili: vi invito a fare un discorso più generale sul fronte della lotta alle violenze. La cultura, lo sport e l’associazionismo possono essere strumenti utili a contrastare la violenza”.

Annalisa Albanese: “Sono felice di partecipare ad una iniziativa così delicata. Penso che lo sport sia uno strumento di comunicazione e di unione per tutte le fasce d’età. Quindi felice di partecipare proprio perché anche nelle competizioni agonistiche a cui partecipo c’è sempre una differenza tra uomo e donna e questa è una forma di discriminazione che a me non piace e che non dovrebbe esistere. Poi siamo mamme, siamo mogli, facciamo tantissime cose e quindi è giusto darci valore”.

Alfredo Cucciniello: “Il fenomeno è molto più diffuso di quanto si pensi. Noi come Acli ci occupiamo con degli sportelli dedicati non tanto alla vittima ma al carnefice, perché abbiamo protocolli di intesa con la Questura e con l’Ufficio di esecuzione penale esterna, che ci segnalano delle persone che devono affrontare un percorso di recupero che è culturale. Quindi posso dire con certezza che il dato è molto più pressante e presente di quello che ci appare. Ringrazio le organizzatrici di questa bellissima manifestazione e per aver coinvolto per il secondo anno anche le Acli e l’unione sportiva delle Acli. Credo che iniziative come queste servano più di tanti convegni e di tanti incontri dove si spendono tante parole, si fa passerella e poi non si va a incidere sulle coscienze delle persone. Io spero che il tempo sia sereno e ci consenta di avere tante presenze a questa manifestazione perché credo che lì vada affrontato in maniera particolare il problema. Dobbiamo superare quando parliamo di violenza sulle donne un retaggio culturale antico che non è più giustificabile. Noi stiamo facendo il possibile per coinvolgere tutti i nostri associati e le nostre associazioni sportive, soprattutto quelle che fanno ciclismo e speriamo di essere in tanti domenica prossima”.

Giuseppina De Vito: “Voglio ricordare che questa iniziativa è stata allargata a tutti i Comuni della provincia di Avellino e spero che in tanti domenica prendano una bici e vengano a pedalare con noi. Non soltanto per dire no alla violenza che può ancora succedere ma anche e soprattutto per ricordare le donne che non ce l’hanno fatta. Venite tutti”.

Nargi ha poi concluso: “Quando si parla di violenza sulle donne si parla anche del ruolo della donna nella società. Magari con gli stessi attori di questo evento approfondiremo l’argomento. E poi è vero, ci sono troppe passerelle, il 25 fanno la passerella e poi se ne vanno. Invece bisogna approfondire in qualsiasi giorno dell’anno. Quel giorno è simbolico, ogni data va rappresentata e va ricordata, ma non ci deve essere solo un’iniziativa in quel giorno e poi silenzio. La cosa aberrante è che il numero di casi di violenza sulle donne non cala”. “Magari lo sport può aiutare – ha chiosato Falciano – ad ossigenare il cervello e a far nascere pensieri più sani e positivi”.

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