Corriere dell'Irpinia

Piantedosi difende la Bossi-Fini: “Dire sì alla modifica è solo uno slogan”

“L’espressione ‘modificare la Bossi Fini’, senza alcuna specificazione, sembra più uno slogan praticato soprattutto da chi, talvolta, non sa neanche bene di cosa parla. La nostra legge sull’immigrazione è stata modificata o integrata svariate decine di volte. Ogni normativa va tenuta adeguata alle mutevoli esigenze”.

Così il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, in Africa per una serie di bilaterali, in un’intervista alla Stampa dedicata ai temi dell’immigrazione. Con Libia e Tunisia, afferma, “stiamo consolidando una collaborazione su molteplici direzioni: dalla prevenzione delle partenze sulla terraferma ai salvataggi e recuperi in mare.

Ma di particolare importanza si sta rivelando un articolato programma di rimpatri volontari assistiti che” i due Paesi “stanno effettuando, dai loro territori, di migliaia di migranti a cui vengono offerte opportunità alternative di reinsediamento nei propri paesi di origine”. Sulla possibile revisione, da parte del governo, dei flussi di accesso, il ministro sostiene che l’esecutivo “di fronte all’evidenza di alcune anomalie, ha avviato una riflessione sull’effettivo funzionamento del sistema attuale”.

La premier Meloni ha denunciato che da alcune regioni, su tutte la Campania, si è registrato un numero di domande di nulla osta al lavoro per extracomunitari sproporzionato. “Stiamo ragionando su alcune soluzioni a legislazione invariata, quali quelle rivolte a realizzare un sistema di certificazione preliminare dei datori di lavoro che poi possono presentare domanda – conclude – Non escludiamo qualsiasi altra misura, anche di tipo normativo, per rendere più concreto ed efficace l’incontro tra la domanda e l’offerta di lavoro”.

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