Corriere dell'Irpinia

Piantedosi, summit in prefettura per il G7 di Mirabella: “Non temiamo contestazioni”

AVELLINO – Comitato per l’ordine e la sicurezza alla prefettura di Avellino, oggi, con la partecipazione del ministro Matteo Piantedosi: “Non temiamo contestazioni” ha detto ai giornalisti a margine del summit al quale hanno partecipato il prefetto di Avellino Rosanna Riflesso, i vertici delle forze dell’ordine e i sindaci irpini che saranno maggiormente interessati dal G7, tra i quali il sindaco di Mirabella Marcantonio Spera e la sindaca di Avellino Laura Nargi.

Il ministro Piantedosi partecipa al comitato per l’ordine e la sicurezza alla prefettura di Avellino

“Nulla sarà lasciato al caso – ha spiegato il ministro –. Il piano della sicurezza si compone di misure molto puntuali e molto precise. Ci sarà un presidio h24 in tutti i luoghi che saranno interessati dalla presenza delle delegazioni dei ministri dell’Interno dell’Unione Europea. Un presidio per il quale saranno impegnate diverse centinaia di uomini delle forze dell’ordine e che sarà operativo per l’intera durata dell’evento. Saranno presidiati e seguiti anche gli spostamenti delle delegazioni. Ringrazio il capo della polizia, il comandante generale dell’Arma, della guardia di finanza per la disponibilità che hanno dato. Abbiamo dei piani di viabilità alternativi. E questo è uno dei motivi che mi ha convinto a proporre Mirabella, C’è un presidio dei vigili del fuoco che sarà di diverse decine di unità di personale che sarà dedicato all’evento. Analoga cosa si può dire per il piano sanitario, e di cui ringrazio il direttore dell’Asl di Avellino Mario Ferrante. Sarà un impegno importante. Adesso faccio gli scongiuri – ha aggiunto scherzando Piantedosi –, ma non temo iniziative di contrapposizione, prima di tutto perché sono preannunciate ed è giusto che ci siano. Ma credo che siamo in grado di gestirle. Ma mi permetto di dire che il principale presidio non sarà solo quello delle misure che abbiamo previsto e che metteremo in campo, ma il fatto che confido in questa grande accoglienza da parte del territorio. Quindi fatta salva l’espressione legittima di dissenso, credo che il primo presidio di sicurezza sarà il contesto territoriale che sta manifestazione grande condivisione e apprezzamento per l’evento”. “Qualcuno – ha aggiunto – ha detto che la scelta di Mirabella sia stata una scelta di cuore: è vero, ma se non ci fosse stata la consapevolezza che avremmo potuto offrire un eccellente livello di organizzazione non l’avremmo fatto”.

“OCCASIONE IMPORTANTE PER L’IRPINIA E LE AREE INTERNE”

“Questo importante evento – ha detto il ministro – sarà una bella opportunità per presentare la nostra terra, l’Irpinia, con tutte le aree interne che meriterebbero una considerazione che va anche oltre occasioni come queste. A dimostrazione che il nostro territorio irpino è adeguato ad ospitare eventi come questo. Avremo degli standard organizzativi che non hanno nulla da invidiare a posti molto più celebrati, e di questo sono grato a tutti coloro che si stanno prestando per l’organizzazione e la realizzazione di questo evento e so che lo stanno facendo senza condizioni e senza risparmio di energie. Sarà anche l’occasione per parlare con i miei omologhi e con i rappresentanti di vertici delle più importanti organizzazioni internazionali”.

MADRI DETENUTE E MIGRANTI

“Chi parla di galleria degli orrori si definisce da solo. Qui si parla di una norma che va a toccare i meccanismi elusivi talvolta della condizione di maternità in caso di commissione di reati: è una cosa molto tecnica che non ha nulla a che vedere con la tutela dell’infanzia e della maternità. Se siamo a questo tipo di polemiche noi siamo contenti perché vuol dire che tutto il resto, la sostanza, va bene. Per quanto riguarda le procedure accelerate di frontiera: abbiamo registrato i primi due casi per i quali si sono portate a termine queste che sono delle iniziative che sono state innanzitutto normative, in anticipazione di una regolamentazione europea che entrerà in vigore dal 2026 e sarà legge per tutti i Paesi Ue. Siamo soddisfatti per questi primi due rimpatri veloci: certo, sono solo due persone e noi non immaginiamo di arginare il traffico di essere umani solo con questa azione, però stiamo sperimentando logistica e procedure… Voglio ricordare che, e non tutti lo sanno, noi facciamo migliaia di espulsioni all’anno, qui stiamo parlando di espulsioni che sono a valle di un percorso più accelerato. La grande sfida è consentire a tutti di poter accedere ai meccanismi di protezione internazionale, ma con decisioni rapide che eventualmente possono portare ad espulsioni in tempi ragionevoli. Stiamo sperimentando all’inizio qualcosa che speriamo possa diventare sistema. Lo stiamo sperimentando nel centro di Porto Empedocle, a breve lo riprenderemo anche in quello in provincia di Ragusa e in immediata successione seguiranno anche alla struttura in allestimento in Albania, che in base all’accordo sottoscritto tra Italia e Albania sarà territorio italiano e sarà regolato con la stessa disciplina dei centri italiani”.

IL G7 A POMPEI A RISCHIO DOPO IL CASO SANGIULIANO

“I problemi di sicurezza del G7 di Napoli e Pompei sono identici a quelli che possono esserci a Mirabella Eclano, nel senso che vanno create le opportune misure preventive. Gli eventi del caso Sangiuliano non hanno mai per nulla inciso su quelle che possono essere le dinamiche di predisposizione delle misure di sicurezza. Mai. E’ stata una ricostruzione fantasiosa di quella vicenda. Mai si è avuto timore. Mai accaduto nulla che potesse compromettere la cornice di sicurezza”.

IL CASO DEI POLIZIOTTI ALLONTANATI DA PALAZZO CHIGI, PIANTEDOSI: “RIPOSIZIONATI IN RUOLO PIU’ OPERATIVO RISPETTO AL PRESIDIO DI UN ASCENSORE”

“Quella misura da cui è nata la polemica, è stata in parte concordata con me dal presidente Meloni, sulla ovvia considerazione di cui in qualche modo ci si convince in corso d’opera che forse un’unità della forza di polizia è più utile se viene destinata ad un incarico più operativo piuttosto che presidiare un ascensore dove può essere svolto un lavoro in maniera fungibile da altro tipo di personale. Tutto qui”. Il sindacato però dice altro… “Beh, se un sindacato dice questo, io potrei citare altri quattro o cinque sindacati che dicono il contrario. Io dico ufficialmente che c’è una misura che in qualche modo ho concorso a determinare, in assoluta serenità. Nessuna sfiducia. La polizia di Stato, non solo per legge, ma nei fatti è ancora a presidio di Palazzo Chigi e della sicurezza del presidente del Consiglio, semplicemente in una maniera con la quale si vuole cogliere ogni occasione per destinare le risorse che sono impiegate lì in compiti operativi molto più efficaci piuttosto che presidiare un ascensore interno, che pure è un’importante funzione”.

IL CORTEO PRO PALESTINA: GOVERNO NON PUO’ CONSENTIRE MANIFESTAZIONE IN FAVORE DI UN ECCIDIO

Il ministro dell’Interno Piantedosi ha poi risposto anche ad un domanda sulla possibilità che il governo annulli il corteo Pro Palestina in programma per il 5 ottobre a Roma: “Da quando è insorta la crisi del conflitto israelo-palestinese io credo che ci siamo contraddistinti anche in maniera non scontata rispetto agli altri Paesi occidentali e europei nell’aver consentito ogni libera manifestazione del pensiero anche quando questa ha comportato un presidio di sicurezza molto importante. Però dobbiamo fare attenzione quando ci sono manifestazioni che sono preannunciate come un chiaro ed esplicito invito alla celebrazione di un eccidio. Queste le uniche motivazioni per le quali, anche per la legge, può essere limitata la libertà di manifestazione del pensiero. Ci sono delle valutazioni in corso che saranno fatte dalle autorità centrali ma anche dalle articolazioni territoriali dell’amministrazione, ma questo sarà il paradigma in base al quale saranno prese alcune decisioni”:

IL SINDACO MARCANTONIO SPERA: “L’INTERA IRPINIA SOTTO I RIFLETTORI DEL MONDO”

Il sindaco Spera ha voluto sottolineare l’importanza dell’evento che si terrà a Mirabella tra il 2 e il 4 ottobre prossimi: “Non sarà il G7 solo di Mirabella, ma di tutta la provincia di Avellino. Noi ce la stiamo mettendo tutta. C’è una grande coesione con le forze dell’ordine, con l’Anas, la Provincia, i Comuni interessati. Stiamo lavorando intensamente e siamo sicuri che Mirabella e l’Irpinia, con la sua enogastronomia, la sua storia, sarà al centro dei riflettori del mondo. E va sottolineato anche che l’antica via Appia attraversa il centro di Aeclanum e gli eventi del G7 si svolgeranno a duecento metri da questa storica strada recentemente riconosciuta come patrimonio Unesco. Sono convinto che sarà un G7 particolare anche perché qui non si mangeranno le aragoste, ma avremo i nostri prodotti tipici irpini che i 7 grandi della Terra potranno assaggiare”.

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