“Chi si aspetta i fuochi d’artificio resterà deluso. Mi sento molto vicino agli indagati, perché sono persone, ci sono delle famiglie alle loro spalle”. Antonio Gengaro tiene i toni bassi, ben conscio della delicatezza dei nuovi equilibri politici che si determineranno da oggi ad Avellino. La notizia dell’arresto dell’ex sindaco Gianluca Festa ha scosso tutti, sodali, sostenitori e avversari.
“Do grande merito al lavoro svolto dal gruppo consiliare del Pd. Ad Amalio Santoro, agli amici di App, gli amici dei Cinque Stelle, che hanno fatto il loro dovere di indirizzo e controllo. Gianluca Festa, nel 2021 è stato espulso dal Partito Democratico”. Parole rivolte ai consiglieri dem, con i quali gli animi si erano fatti molto tesi. Una pacificazione, che ha visto la presenza di Ettore Iacovacci nella sala gremita del comitato elettorale.
“Con me Avellino uscirà da questo isolamento – prosegue Gengaro -. Dialogheremo con la Regione Campania, con il governo di qualunque colore esso sia. Siamo qui soprattutto per rassicurare i cittadini che sono molto disorientati”.
Ma il tema caldo è lo scandalo che ha coinvolto l’amministrazione Festa. L’ex vicesindaco, però, non ci sta a gettare altra benzina sul fuoco:
Non é giusto additare tutto quello che é successo a Festa – aggiunge -. Ci sono anche altri pezzi che scivoleranno a destra, e può succedere. C’è stato chi non ha sentito o non ha voluto sentire nella maggioranza che ha sorretto il sindaco. I trasformisti dell’ultima ora. Questi saranno i nostri avversari”.
La cittadinanza, probabilmente, è la parte più disorientata di questa storia. Gengaro predica solidità e rivendica l’appartenenza politica: “Sono qui per dare un segnale alla nostra comunità. Non siamo forze autoreferenziali, non siamo il civismo senz’anima. Siamo un insieme di forze politiche di stampo tradizionale: PD, Movimento Cinque Stelle, Sinistra Italiana, un gruppo di intellettuali e ambientalisti legati all’associazione Controvento. Partiti che si fanno carico soprattutto del bene comune. La mia bussola sarà l’interesse pubblico. Per fare questo ho bisogno del sostegno di tutti, in primis dal mio partito. Ci tenevo a dare un segnale di serenità al popolo avellinese.
Tra le fila dell’ex sindaco Festa ci sono tanti amici e cittadini che hanno votato a sinistra, e ci rivolgiamo anche a loro. Porteremo avanti un sano pragmatismo. Non vorrei che ad Avellino scenda una cappa che ci associa ad altre realtà in giro per l’Italia. Qui non ci sono condizionamenti camorristici, almeno per il momento”.
La coalizione di sinistra-progressista ha le idee ben chiare: “Mettere mano alla macchina comunale, puntando su nuove professionalità, tramite concorsi fatti tramite procedure
Stiamo lavorando per il medio e lungo periodo, cercando di fare rete tra le varie realtà culturali della città. Faremo un grande appello agli imprenditori per cercare di creare opportunità di lavoro con le istituzioni al loro fianco”.