Corriere dell'Irpinia

Processo al clan Cava: chiesti trentanove anni di carcere per cinque imputati

Processo al clan Cava: chiesti trentanove anni di carcere per cinque imputati. Al termine di due ore di requisitoria davanti ai giudici del Tribunale di Avellino, il PM antimafia Ilaria Sasso ha chiesto condanne per un totale di trentanove anni di carcere per cinque persone  accusate di associazione a delinquere, usura, estorsione, esercizio abusivo del credito aggravato dal metodo mafioso, e per aver favorito il clan Cava.

Gli imputati coinvolti sono: Galeotalanza Florio: 11 anni di reclusione come reggente del clan Cava, assoluzione per un capo di estorsione, Cava Salvatore Jr: 7 anni di reclusione, assoluzione per un capo di estorsione, Miranda Antonio: 7 anni di reclusione per un’estorsione con metodo mafioso., Maione Francesco: 8 anni di reclusione, esclude l’aggravante per due dei tre capi d’accusa, Rozza Paolo: 6 anni di reclusione.

Il PM ha costruito  la sua requisitoria sulle dichiarazioni del collaboratore di giustizia Acunzo Aniello, che apparteneva al clan Cava e aveva iniziato a collaborare con la giustizia. Acunzo ha fornito dettagli cruciali, dichiarando fatti vissuti in prima persona, non appresi da terzi. Le sue dichiarazioni hanno portato all’identificazione delle vittime, le cui testimonianze rappresentano una fonte autonoma di prova.

Sasso ha sottolineato che, sebbene le dichiarazioni di Acunzo abbiano originato il processo, queste non sono l’unica fonte di prova. Le vittime hanno confermato le accuse, riscontrate anche da altri elementi acquisiti durante le indagini. Il PM ha chiesto condanne per tutti gli imputati, esclusa l’aggravante mafiosa per alcuni capi d’accusa.

L’udienza per la discussione dei difensori è fissata per il 27 settembre 2024.

 

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