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Processo al principe, sulla scena del crimine, Bascetta ricostruisce il delitto commesso dal principe Gesualdo

Arturo Bascetta aggiunge un nuovo tassello alla ricostruzione del delitto commesso dal principe Carlo Gesualdo. Lo fa attraverso il volume “Processo al principe, sulla scena del crimine” che si sofferma sul terribile episodio che segnò per sempre la vita del compositore, quando nel 1590, Gesualdo uccise sua moglie Maria d’Avalos e l’amante Fabrizio Carafa dopo averli scoperti in un presunto atto di adulterio.
“Il delitto – si legge nella prefazione di Donato Bellasalma – è avvolto da molte controversie e misteri, sia per le circostanze che lo circondano che per le motivazioni dietro l’omicidio. Il Principe di Venosa non fu perseguitato legalmente per i suoi crimini, poiché l’omicidio coniugale era considerato accettabile in certi contesti aristocratici dell’epoca. La sua storia e il suo delitto sono diventati però leggendari nel corso dei secoli, contribuendo a creare un’aura di mistero intorno alla figura del compositore. La sua musica, altrettanto intensa e espressiva, è spesso associata alla sua tormentata vita personale. Gesualdo fu coinvolto in un processo. Tuttavia sembra che abbia goduto di una certa impunità a causa della sua posizione sociale elevata in quanto principe. Il processo in sé potrebbe non essere stato così dettagliato o documentato come alcuni altri eventi storici, ma l’episodio ha contribuito alla fama di Gesualdo da Venosa come figura dai tratti oscuri e misteriosi. La sua vita e le sue note continuano a intrigare gli studiosi e gli appassionati di musica classica. L’omicidio di sua moglie e del suo amante ha sicuramente influito sulla reputazione di Gesualdo da Venosa come principe e compositore. Ne seguì una vita piuttosto da recluso, concentrandosi sull’attività musicale e sulla costruzione del palazzo a Venosa.
Le sue opere madrigali, in particolare, sono state spesso descritte come espressione dei tormenti interiori, ma la fama postuma è stata plasmata non solo dalla sua musica innovativa, ma anche dalla vita personale controversa.
Il delitto ha contribuito sicuramente a creare un’aura di mistero e oscurità attorno al Principe, che ha suscitato l’interesse di numerosi studiosi e appassionati di musica nel corso dei secoli. La sua reputazione come compositore eccentrico e figura enigmatica è stata preservata attraverso gli anni, e oggi egli è spesso ricordato più per la sua vita tumultuosa.
Questa ulteriore fatica di Arturo Bascetta, studioso e editore, che ha al suo attivo un collana di testi sui crimini del 500, è un lavoro intenso, pregno di spunti di ricerca con approfondimenti del tutto originali. La figura del Principe di Venosa, il contesto e l’ambiente del crimine, vengono narrati con un pathos che tiene incollato il lettore. Un delitto e un processo basato su documenti e manoscritti dell’epoca che squarciano l’alone di mistero su uno dei più famosi delitti d’onore della storia. Nel corso dei secoli non è cambiato molto: le cronache dei nostri giorni evidenziano, purtroppo, quanto la violenza contro le donne legata a un presunto senso di difesa dell’onore sia ancora presente nel nostro Paese”.
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