Corriere dell'Irpinia

Quando alle regionali del 2020, Martusciello decise di puntare tutto su Aufiero spaccando Forza Italia

Nel 2020, la scelta di candidare Antonio Aufiero provocò una frattura insanabile in Forza Italia.
Fu l’europarlamentare azzurro Fulvio Martusciello durante una visita a Pratola Serra a indicare l’ex sindaco come uno dei profili migliori da mettere in campo per le regionali.

“Sono anni che Antonio dimostra di conoscere bene il territorio e le sue istanze”, disse all’epoca il coordinatore regionale dei berluscones durante un incontro in Irpinia. “E’ necessario – aggiunse con convinzione – che ci siano figure politiche di riferimento del genere in corsa alle prossime regionali”.

Aufiero, già stato sindaco di Pratola Serra, era all’epoca consigliere di maggioranza e presidente del Consiglio comunale, mentre il fratello Emanuele era sindaco.

La candidatura di Aufiero aveva inasprito lo scontro già in corso in Forza Italia. Era stato Cosimo Sibilia, all’epoca coordinatore provinciale di Forza Italia e deputato, a bocciare subito la strategia di Martusciello di puntare su Aufiero: “Se fosse veramente attento a quello che accade in Irpinia, Martusciello saprebbe anche che oltre al suo pupillo Aufiero ci sono altri nomi validi e che per le candidature alle regionali – spiegò Sibilia – preferiamo seguire modelli di coinvolgimento e confronto, senza imposizioni o fughe in avanti che non giovano a nessuno, tanto meno al suo pupillo che è stato già candidato alle regionali del 2015 con la lista Noi Sud”.

Ma Martusciello non volle sentire ragioni. E così, per Aufiero alle regionali poco più di 3mila voti. Risultato deludente. A ciò si aggiunge oggi l’accusa di corruzione elettorale: in pratica nel 2020 Aufiero avrebbe concesso appalti in cambio di voti.

 

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