Corriere dell'Irpinia

Quanto si spende per le campagne elettorali ad Avellino?

Foto: ilmattino.it

Sedi elettorali, santini dei candidati, campagne pubblicitarie, convegni e conferenze. Ma quanto si spende per le campagne elettorali?

Addio a spese faraoniche, occhio al risparmio e agli investimenti contenuti. Con una previsione di spesa media di 9.936 euro, i candidati a sindaco alle amministrative di Avellino e le loro rispettive liste hanno intrapreso la corsa per il Municipio di Piazza del Popolo.

Tagliamo subito la testa al toro: Aldo D’Andrea, con la sua lista Unione Popolare, è in testa con una spesa complessiva di 30mila euro. Di questi, 15mila per “acquisizione di spazi sugli organi di informazione (radio, giornali, media, social). Mentre in fondo alla classifica troviamo Progetto Avellino Futura di Vittorio Boccieri che, come specificato, “non impiegherà contributi finanziari, mezzi e altri strumenti a sostegno della propria campagna elettorale, ad esclusione di materiali e mezzi propagandistici messi a disposizione dal partito o dalla formazione politica di appartenenza”.

Al secondo posto c’è la coalizione di centrosinistra in sostegno al candidato sindaco Antonio Gengaro con un complessivo di 17.200 euro, ripartiti nel seguente modo: 11mila euro dalla lista “Per Avellino con Gengaro sindaco” che investe la quota maggiore, 2500 euro dal Partito Democratico, 500 euro dal Movimento Cinque Stelle e 3200 euro da “Avellino Progetto Partecipato”.

Segue Fratelli d’Italia che sostiene Modestino Iandoli candidato sindaco, con una spesa di 10mila euro di cui 5mila per “organizzazioni di manifestazioni di propaganda in luoghi pubblici o aperti al pubblico”.

In quarta posizione troviamo Unione di Centro di Gennaro Romei, con una spesa di 7.900 euro, di cui 3mila destinati ai manifesti elettorali. Subito dietro c’è l’ex vicesindaco uscente del capoluogo Laura Nargi alla guida della sua coalizione civica con 7.350 euro in cui hanno contribuito con la medesima somma di 2.450 euro le liste “W la Libertà”, “SiAmo Avellino” e “Davvero”.

Al sesto posto l’altra componente civica del giornalista Rino Genovese con una spesa complessiva di 5mila euro suddivisi così: “Patto Civico” 1200 euro, “Moderati e Riformisti” 1200 euro, “La Rondine” 1200 euro, “I Cittadini in Movimento” 400 euro e “Forza Avellino” 1000 euro.

Le somme sono tutte composte da pubbliche sottoscrizioni e da eventuali libere dazioni regolamentate dal Mandatario elettorale. Il limite di spesa per la città di Avellino si attesta sui 45mila euro, ovvero 1euro per ogni cittadini iscritto alle liste elettorali comunali.

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