Corriere dell'Irpinia

Quarta linea al termovalorizzatore di Acerra, Legambiente: scelta anacronistica

La scelta del consiglio regionale nella seduta di ieri di destinare 27 milioni per la per la realizzazione della quarta linea del termovalorizzatore di Acerra è sbagliata e anacronistica. C’è una sfida climatica e sociale da vincere, ma c’è una classe dirigente poco coraggiosa che invece di essere lungimirante e guardare al futuro continua ad investire su logiche del passato. Giustificare la quarta linea per far fronte ai diversi stop degli altri forni durante le frequenti fasi di manutenzione a cui sono soggetti è la strada sbagliata. I dati dimostrano che con una raccolta differenziata spinta a regime, insieme ai necessari impianti di riciclo, non c’è bisogno di altre linee e altri impianti di incenerimento, a confermarlo è anche il Conai nello studio “Per uno sviluppo della raccolta differenziata nel centro-sud”. In una nota Mariateresa Imparato e Anna Terracciano, rispettivamente presidente Legambiente Campania e Legambiente Acerra esprimono contrarietà sulla decisione Consiglio regionale di destinare 27 milioni per la per la realizzazione della quarta linea dell’inceneritore di Acerra.

E aggiungono: “Ecco che le alternative passano dal rilancio e investimento sulla raccolta differenziata che è in stallo su molti territori, a dispetto dell’impegno e dello sforzo di centinaia di comuni ricicloni che fanno performance importanti di raccolta. Un appello ai sindaci e alle comunità in cui si devono realizzare gli impianti di riciclo a partire dai digestori anaerobici, uscire dalla sindrome Nimto e Nimby e realizzare gli impianti utili che smentiscono la politica dell’incenerimento per dimostrare che anche in Campania è possibile realizzare l’economia circolare come dimostrano le tantissime aziende virtuose.”

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