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“Quello dell’amministrazione Nargi è un civismo in salsa avellinese, alla ricerca di una collocazione per le prossime elezioni provinciali e regionali”

AVELLINOGennaro Romei (Udc) svela quella che, a suo parere, è la vera natura politica dell’amministrazione Nargi: “L’approvazione delle linee programmatiche restituisce alla città di Avellino un quadro chiaro, contrassegnato dal trionfo del Civismo. Il Civismo in salsa avellinese sfugge ad ogni definizione, contenitore indistinto di gran moda da queste parti, capace di comprendere tutto ed il suo contrario, il vero e il falso, il bene ed il male, la continuità e la discontinuità, il tecnicismo e l’attesa per la politica. Del resto i protagonisti di questa maggioranza ed i loro architetti sono tutti alla ricerca di una collocazione politica, in vista delle prossime scadenze elettorali, provinciali, regionali e nazionali”.

“Ecco, ad Avellino il civismo è null’altro che l’attesa di una collocazione di prospettiva, una panchina comoda dove c’è posto per tutti e dove tutti trovano asilo se soltanto smettono di pensare e si affidano al burattinaio di turno. E così questa amministrazione è in continuità con la precedente ma, ad un tempo, in discontinuità con la scelta degli assessori esterni. E’ di centrosinistra, come più volte lasciato intendere dal primo cittadino, ma di centrodestra secondo gli esponenti che hanno supportato il patto civico”.  

ALLE AMMINISTRATIVE 454 VOTI PER L’UDC

“Non bisogna dimenticare che Civismo viene dal latino civis, cittadino: alto senso dei propri doveri di cittadino che spinge a trascurare o a sacrificare il proprio benessere per l’utilità comune. Questa è la definizione della Treccani. La nuova amministrazione parte in una sorta di immobilismo, nell’attesa di tempi migliori, senza alcun segnale o, per meglio dire, senza nessuna prospettiva politica all’orizzonte. E’ chiaro che, come Udc, ci sentiamo distinti e distanti dalle scelte di piazza del Popolo, avendo improntato la nostra campagna elettorale su un messaggio politico chiaro e dal respiro lungo. I nostri 454 voti, in un contesto di enorme difficoltà, rappresentano un patrimonio per una semina che lascia ben sperare, visto che non sono il frutto di logiche clientelari, né di affannose ricerche di vittorie facili. Rappresentano il coraggio di chi ancora ritiene che la Politica debba avere un ruolo centrale e che la condivisione e la pratica dei valori nella vita quotidiana siano imprescindibili per l’amministrazione della vita pubblica”.

IL TAVOLO DI CENTRODESTRA

“Di certo sarà difficile far ripartire il tavolo di centrodestra, in uno scenario contraddistinto dalla confusione e dalla ricerca di collocazione futura unicamente per le proprie ambizioni personali, con coloro che sostengono questa amministrazione, e che, dopo aver condotto una campagna elettorale dai toni oltremodo aspri, si sono alleati dando vita al Civismo 2.0. Il Centrodestra non può essere tutto ed il contrario di tutto. In questo l’Udc ha operato una scelta che rifarebbe mille volte e che sta ottenendo attenzione in questi giorni d’estate, allorquando abbiamo incontrato persone in diversi comuni della provincia.  La serietà alla lunga determina molto frutto. Ed è soltanto la buona Politica che può offrire prospettive alle comunità, all’insegna della gratuità.

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