Corriere dell'Irpinia

Quote cinesi nella IIA di Flumeri: il gruppo internazionale entrerà con il 25 per cento

FLUMERI – E’ cominciato alle due e mezza del pomeriggio, il presidio dei lavoratori degli stabilimenti di Flumeri e Bologna di Industria Italiana Autobus. Davanti al Ministero delle Imprese e del made in Italy dove, mezz’ora dopo, è cominciato l’incontro tra i vertici del dicastero e la nuova proprietà della fabbrica, la Seri Industrial, dei fratelli casertani Civitillo. Inizia  così questa nuova  giornata di lotta delle tute blu irpine ed emiliane, con le segreterie provinciali dei sindacati. A discutere con Adolfo Urso, l’amministratore delegato Vittorio Civitillo. Dal quale si aspettava anche la presentazione di un piano industriale. Che reggeva sulla ripresa della produzione in entrambi gli stabilimenti.

Oltre che sul mantenimento dei livelli occupazionali  Sul tavolo anche un accordo preso al momento del passaggio di consegne: il trasferimento di 77 unità della ex Bredamenarini in Valle Ufita. Cosa che, in pratica, avrebbe significato chiudere la ex Bredamenarini. Per il momento, però, è stato bloccato a seguito delle proteste di operai e sindacati e della Regione Emilia Romagna. Anche il ministro Urso, in qualche modo, aveva dichiarato di prendere tempo. Nonostante tutto, comunque, i sindacati hanno in seguito denunciato che fosse in corso il trasferimento dei macchinari sulla linea Bologna-Flumeri.

Mentre in mattinata, durante lo sciopero di otto ore indetto in entrambi gli stabilimenti, la segretaria del Pd, Elly Schlein, era stata davanti ai cancelli della ex Bredamenarini: “Onori i suoi impegni – ha dichiarato alle agenzie di stampa, riferendosi al titolare del dicastero del Mimit – perché è un sito strategico per la riconversione industriale del Paese”. Si aspettava un giorno decisivo, e importante, che segnasse una nuova tappa, e il destino, di Industria Italiana Autobus. Ci sarà bisogno, come dicono i sindacati all’uscita dopo l’incontro, di un altro confronto, anzi due,  di approfondimento: prima nello stabilimento di Valle Ufita, il prossimo 6 ottobre, e poi in quello di Bologna, sei giorni dopo.

Il trasferimento, quindi, degli operai a Flumeri per adesso è in stand by. “Una precisa richiesta che abbiamo fatto – dice Gaetano Altieri, segretario provinciale della Uilm – è quella di eliminarlo dal tavolo”. Gli altri serviranno anche a trovare soluzione. Ufficiale l’ingresso, anche se lo sarà la prossima settimana, in Seri Industrial di un grande gruppo cinese, a livello internazionale, con il 25 per cento delle quote azionarie. “Non è ancora chiuso – aggiunge Altieri – ma siamo molto vicini”. Il piano industriale prevede cose ‘molto positive – sottolinea – che approfondiremo venerdì”. Del gruppo dagli occhi a mandorla non si conosce il nome. Civitillo lo dirà durante l’assemblea in fabbrica. L’obiettivo è quello di arrivare a lavorare 5 autobus al giorno, con nuove assunzioni. Tra i prossimi mesi e l’anno a venire si punta ad almeno 180 nuove tute blu.

Anche Giuseppe Zaolino, segretario provinciale della Fismic Confsal, è convinto che “oggi crediamo si apra un nuovo iter per IIA. Con i prossimi due approfondimenti verificheremo come si può far partire il progetto industriale senza lasciare per strada nessuno. E rilanciare, stavolta sul serio, dopo la privatizzazione, un concetto di grandi numeri per una più solida, e nuova, prospettiva”. In merito ai settantasette della ex Bredamenarini,”la proprietà ha detto – continua il sindacalista – che non ha intenzione di spostare o licenziare”. I sindacati, quindi, si dicono soddisfatti “se il piano industriale dovesse dimostrarsi concreto”.

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