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Raccontiamoci, storie di tradizioni e antichi riti al Museo Irpino

Il Museo irpino protagonista di Irpinia Mood, festival enogastronomico annuale, dedicato alla valorizzazione del patrimonio culinario e culturale dell’Irpinia, è giunta alla sua ottava edizione, patrocinato dall’Amministrazione Provinciale di Avellino. Oltre ad ospitare presso la propria prestigiosa sede museale del Complesso Monumentale Carcere Borbonico, le quattro serate, il Museo proporrà ai visitatori una diversificata offerta culturale tesa a far conoscere, valorizzare e promuovere il patrimonio storico, artistico, archeologico e demoetnoantropologico irpino.

Dal 29 agosto al 1 settembre, il museo offrirà, fino alle ore 24.00 (ultimo ingresso alle ore 23.30), oltre alla possibilità di visitare, con il supporto di esperti addetti museali, le cinque sezioni permanenti del museo, Risorgimento, Deposito, Irpinia, Pinacoteca, Scientifica, collocate in quelli che un tempo erano i tre padiglioni maschili del carcere, anche mostre ed esposizioni temporanee.

Il tema scelto per l’ottava edizione di Irpinia Mood, “TRADIZIONARE”, fonde insieme le parole “tradizione” e “tradire” per esplorare un concetto profondamente radicato e dinamico. Queste due parole aprono a una riflessione sull’essenza delle nostre radici culturali e su come queste possono essere reinterpretate e rinnovate nel tempo. “TRADIZIONARE” invita a considerare come la fedeltà alle tradizioni possa coesistere con l’innovazione, spingendoci a riscoprire e rivitalizzare il patrimonio culturale in modi che rispettino il passato pur introducendo elementi di novità. Questo tema guiderà l’evento a indagare e celebrare l’equilibrio tra conservazione ed evoluzione, stimolando una partecipazione attiva e creativa nei confronti delle tradizioni enogastronomiche.

In tal senso è stata immaginata e pensata la mostra fotografica di Diego Marinelli dal titolo RACCONTIAMOCI, storie di tradizioni, riti e miti visti attraverso la fotografia, curata da Rosario Curcio, prodotta da Corti Com.

Raccontiamoci è un racconto visivo che parla di cultura gastronomica del territorio, della sua identità e della sua storia. Le immagini hanno lo scopo di far riflettere su come sia cambiato il rapporto dell’uomo con il cibo nel passaggio tra società rurale, con i suoi prodotti, le sue tradizioni e società odierna. La mostra sarà visitabile, oltre alle quattro serate dell’evento, fino al 28 settembre nei giorni e orari di apertura del museo.

Antichi sapori ed eccellenze enogastronomiche saranno invece illustrate in un’esposizione temporanea sui prodotti della tradizione irpina, dalle produzione casearie, passando per le ricette tipiche fino a raggiungere le tre autentiche gemme dell’enologia nazionale, i vini DOCG.

Inoltre presso il museo sarà possibile visitare anche la mostra collettiva Il Cammino dell’Arte, curata dall’artista Gino De Vita e promossa dell’associazione Alla Foce del Sebeto APS/ASD, che prosegue e persegue l’intento di itinerare un corpus di opere di artisti internazionali europei e cinesi, tra cui Andreas Luthi, Milot, Liu Ruowang, Michelle Odelin, Alfredo Rapetti Mogol, Salvatore Bossone e Pasquale Bandiera, presso siti museali, in territori sempre più allargati.

Il museo e le mostre, durante l’evento, saranno visitabili con orari di apertura dal giovedì al sabato dalle 09:00 alle 13:00 e dalle 16:00 alle 23.30, domenica dalle 19.00 alle 23.30.

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