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Raid festival, si parte dal Palazzo Orsini di Solofra con Hybridus nel segno della danza contemporanea

Danza contemporanea ancora protagonista con l’edizione 2024 di Ra.i.d. Festivals, la rassegna realizzata con il sostegno di Regione Campania, Comune di Solofra, Comune di Cairano e il riconoscimento del MiC.
Dopo l’esordio, la stagione prosegue venerdì 13 settembre, sempre nell’atrio di Palazzo Ducale Orsini di Solofra con tre nuove rappresentazioni simbolo della danza contemporanea di fama internazionale.

Si parte con la partenopea Cornelia Dance Company in “Hybridus”. Ispirato al celebre fenomeno dei Ballet Russes del Novecento, la compagnia propone un trittico di danza contemporanea firmato da Maša Kolar, Nyko Piscopo e Nicolas Grimaldi Capitello che affronta la figura dell’ibrido mettendo in scena tre differenti processi di trasformazione del corpo in relazione al mondo contemporaneo. Le nuance del femminile sono celebrate nelle creazioni “Petrushka”, coreografia di Grimaldi Capitello, napoletano, ispirato all’omonimo balletto di Igor Stravinskij, attraverso la gestualità meccanica di una marionetta ancora umana; “Sa Rose”, coreografia di Piscopo (napoletano) e reinterpretazione de Le Spectre de la Rose di Michel Fokine, sposta l’accento sulla ricerca del piacere erotico verso il proprio corpo. Infine, facendo riferimento al capolavoro di Bronislava Nijinska, la triade si completa con una nuova interpretazione del Bolero di Ravel attraverso la metamorfosi di “Divine Beasts” della coreografa belga Maša Kolar, che irrompono in scena per la sopravvivenza di tutte le creature.
Il giorno seguente, sabato 14, uno degli autori maggiormente rappresentativi della scena contemporanea europea: Mauro Astolfi presenta “A better place, Trust e Ascent”, una rosa di coreografie di successo, presentate in teatri italiani e internazionali sotto il cappello “Serata Spellbound”, accompagnano il pubblico verso un viaggio artistico che chiude con un potente quartetto If you were a man con cui Astolfi omaggia la compagine maschile della compagnia. In scena diversi temi e poetiche che si sviluppano attorno a storie conosciute e al contempo misteriose che parlano con il linguaggio coreografico di Astolfi manifestando le diverse sfaccettature della sua creatività.

Domenica 15 doppia performance. La serata apre con “The Halley solo”, ideazione del coreografo poeta Fabrizio Favale di fama internazionale con Daniele Bianco. Come ad imitare la traiettoria di una cometa periodica, questa danza si presenta come un’effimera scia nello spazio. Qui il danzatore abbandona qualsiasi tipo di riferimento narrativo per lanciarsi, come un corpo celeste, in traiettorie e in dinamiche, in cambi di qualità e densità danzate, in stasi e rapide torsioni nello spazio vuoto.
Chiude “Whisper” di e con Elisa Ricagni, coreografa marchigiana e performer di successo anche all’estero, e Leonardo Carletti. La performance parla di relazioni, di ciò che non viene detto, che si è disposti ad ascoltare. I danzatori restano in costante bilico tra il desiderio e la necessità di instaurare una relazione profonda con l’altro e il timore che ne deriva, la paura di non essere compresi, o di mostrare le proprie fragilità. Il duetto è una continua lotta che evidenzia la difficoltà delle relazioni profonde (di coppia, di amicizia, tra genitori e figli), in un’epoca dove la comunicazione si sposta sempre più in un ambiente digitale.

Gli spettacoli inizieranno alle 20.30. Per l’ingresso è obbligatoria la prenotazione. 

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