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Regionali in Campania, nel centrodestra niente di serio

Di terzo mandato nulla si può dire. Soltanto che pare inverosimile un tris per il governatore Vincenzo De Luca. Perlomeno non se ne parla più. In alternativa, ci sono Gaetano Manfredi, sindaco di Napoli, oppure il 5stelle Roberto Fico. Ma prima di tutto è da sciogliere il nodo dell’alleanza: il campo largo in Campania non è scontato.

In attesa che il centrosinistra decida, il centrodestra è in fibrillazione. In particolare Forza Italia, che alla presidenza della Regione propone l’eurodeputato e coordinatore regionale azzurro, Fulvio Martusciello. O meglio, è lui stesso a farsi avanti. In una nota annuncia la disponibilità a esserci: “Sono pronto e ritengo di poter vincere”. E mette sul piatto le circa “100mila preferenze” che ha incassato alle europee.

Però Fratelli d’Italia non rinuncia a contrapporgli Edmondo Cirielli, il viceministro degli Esteri, plenipotenziario di Giorgia Meloni. Per motivare la loro pretesa, i patrioti sottolineano il predominio abnorme delle bandierine di Forza Italia al Sud, in Sicilia, Calabria, Basilicata e Mosile, e rivendicano un posto al sole, tra Puglia e, appunto, la Campania, vantando di essere la prima forza nazionale. Insomma, Cirielli se si contano le preferenze non è secondo a nessuno.

Il braccio di ferro nel centrodestra è cominciato. L’ultima parola spetta al tavolo nazionale che sceglierà dopo una valutazione complessiva sulle Regioni che andranno al voto: la Liguria, il 27 e 28 ottobre, l’Emilia Romagna, il 17 e 18 novembre; l’Umbria, che non ha ancora ufficializzato la data – dovrebbe cadere tra metà novembre e l’inizio di dicembre, è l’orientamento -.
Nel 2025 al voto, invece, ci sono Campania, Veneto, Marche, Puglia e Valle d’Aosta. Un risiko tutto da comporre. Bisognerà attendere per capire se tra Martusciello e Cirielli spunterà un terzo nome. Qualcuno ha pensato di puntare sul ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, qualcun altro prova a convincere il capo del Viminale, Matteo Piantedosi, che potrebbe definirsi politicamente super partes, ma vicino alla Lega. C’è tempo, Martusciello e Cirielli sono in anticipo, hanno fretta, forse troppa per essere veramente credibili. Potrebbe immagirnarsi che la loro sia tattica. Niente di serio, di vero. (Antpica)

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