Corriere dell'Irpinia

Rissa al Centro Storico di Avellino, il circolo Pippo De Jorio di Fratelli d’Italia chiede “una revisione della Ztl”

Foto: tv7

Un brutto episodio di violenza ha macchiato la movida avellinese al centro storico del capoluogo. Il circolo Pippo De Jorio di Fratelli d’Italia ha avanzato la richiesta di revisione d’urgenza della Ztl:

“I fatti accaduti la scorsa notte, con il presunto investimento di pedoni e la successiva rissa tra una decina di ragazzi presenti ed il conducente dell’autovettura interessata, nasce probabilmente dalla mancata conoscenza di cosa sia davvero una zona a traffico limitato.

Nelle Ztl di tutto il mondo le carreggiate stradali continuano ad essere percorribili dalle auto autorizzate ed i pedoni continuano a doverle lasciare libere al passaggio veicolare. Ad Avellino, invece, anche e soprattutto per colpa di questa Amministrazione, si confondono le ztl con le isole pedonali che sono tutt’altra cosa rispetto a quello che si è messo in piedi nel centro storico.

Autovetture autorizzate, mezzi di soccorso e delle forze dell’ordine possono e debbono poter percorrere tutte le strade senza ostacoli  e senza trovare l’ostruzione di centinaia di ragazzi indiponibili anche solo a spostarsi o addirittura l’occupazione autorizzata della carreggiata con tavolini e sedie.

Se il Comune di Avellino intende trasformare il centro storico di Avellino in isola pedonale,-  dichiara il portavoce di Fdi Avellino, Vincenzo Quintarelli – deve predisporre prima di tutto una diversa segnaletica, investire la polizia municipale dei relativi controlli e, per ovviare agli inevitabili disagi dei residenti, limitare gli spazi preclusi al traffico automobilistico per lasciarli all’uso esclusivamente pedonale. Si deve poi predisporre un nuovo dispositivo del traffico che permetta a tutti il rientro a casa, magari invertendo i sensi di marcia delle strade a contorno dell’isola pedonale prescelta. Non fare tutto ciò significa essere colpevoli di quanto ieri notte è accaduto e di quanto potrà ancora accadere”.

Si tenga presente, infine, che anche il Corso Vittorio Emanuele è tecnicamente una ztl e che anche su questa arteria potrebbero verificarsi simili episodi se non si apportano opportuni correttivi e continuando ad organizzare manifestazioni su spazi adibiti al transito delle autovetture”.     

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