Corriere dell'Irpinia

Ritorna il Palio della Botte, don Emilio: senso di appartenenza e condivisione, la sfida è ricompattare la comunità

“Una tradizione che diventa occasione per rilanciare il centro storico con la partecipazione tutta la città. Ripartiamo dallo spirito di condivisione che ha sempre contraddistinto il Palio della Botte”. Lo sottolinea don Emilio Carbone, alla guida della chiesa di Costantinopoli, nel presentare la ventisettesima edizione del palio delle contrade in programma l’11 e il 12 agosto “Ripartiamo con uno spirito rinnovato, dopo tre anni di pausa, anni durissimi, che hanno provato duramente le famiglie. Anche a causa del Covid, della mancanza di qualsiasi possibilità di socializzazione, si avverte oggi un rinnovato desiderio di divertirsi, uscire e stare insieme”. Spiega come “Stiamo cercando di ricompattare la comunità cittadina, di ritrovare un senso di appartenenza e condivisione. Ripartiamo da questi valori e dallo spirito di solidarietà”.

Da anni don Emilio si impegna per rilanciare il centro storico “A causa dei lavori il percorso della gara sarà modificato con il corteo storico che partirà da piazza Castello per sfilare lungo Corso Umberto I e raggiungere piazza Libertà. Ma si tratta di lavori necessari per riqualificare l’area”. La forza del palio è nella sua formula consolidata “Sette contrade con i loro colori e stemmi, con la loro storia, le loro radici, la loro realtà di oggi si sfidano in una sana competizione, è nella semplicità la forza della gara”. Ribadisce come “il centro storico, l’antico rione Terra fa ancora fatica a riammagliarsi al resto della città. Lo testimonia il malcontento dei commercianti, anche a causa dell’esistenza di un’unica arteria che collega la Terra a via Francesco Tedesco. E’ come se si finisse sempre con l’essere tagliati fuori da progettualità di rinascita di Avellino. Il palio vuole essere una vetrina per il centro storico ma chiama a raccolta l’intera città”. Sottolinea la volontà di lanciare il testimone a qualcuno “Il tempo passa anche per noi, c’è bisogno di persone motivate che possano portare avanti questa tradizione. E’ già importante essere riusciti a dare continuità alla gara”.

Grandi protagonisti i bambini che parteciperanno al palio l’11 agosto con una gara a loro dedicata “Stiamo facendo – prosegue don Emilio -un’esperienza straordinaria. vedere che  un bambino si diverte senza cellulare, facendo volteggiare una bandiera o imparando a far rotolare la botte non ha prezzo, ci restituisce il senso di ciò che facciamo”. Un’edizione, quella di quest’anno, che si carica di un valore speciale nel ricordo di Cesare Ventre “Proprio ieri guardavo le scene di esultanza di contrada Bellezze nell’ultima gara del Palio del 2019. Anche Cesare era lì ad esultare. Nel corso di quest’anno saranno tutti i contradaioli a ricordare la sua passione per questa tradizione”. Al suo fianco il giovane volontario Federico Di Salvatore “Con le parrocchie abbiamo cercato di coinvolgere le nuove generazioni, perchè riscoprano l’identità della città e il legame con il proprio quartiere”

Protagoniste saranno ancora una volta i piccoli sbandieratori del Paloio, sbandieratori e musica di Cava e di Città di Giove-Terni, gli Arcieri del Palio e gli Arcieri irpini, il coro di Santa Maria di Costantinopoli, le associazioni di volontariato, con l’allestimento di un vero villaggio solidale e la presenza di Coni, Misericordia e Avi Avellino. La gara finale tra le sette contrade si terrà il 12 agosto, al termine del corteo storico che si concluderà con l’omaggio floreale alla Vergine e la benedizione delle contradae da parte del vescovo in cattedrale.

Exit mobile version