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Rivivono al castello di Milano gli antichi strumenti del principe Gesualdo

La mostra farà tappa a giugno in Irpinia

 

Rivivono al castello sforzesco di Milano gli antichi strumenti musicali di Carlo Gesualdo. In mostra il clavicembalo appartenuto al principe dei musici, realizzato da Augusto Bonza, – sono stati necessari sei mesi di lavorazione per ricostruire lo strumento – a partire dalle indicazioni emerse dal- la lettura degli inventari dei beni presenti nel Castello di Gesualdo nel 1630, consultato nel Fondo Boncompagni Ludovisi dell’Archivio Segreto Vaticano. Alle decorazioni è stato aggiunto lo stemma nobiliare del Principe madrigalista Gesualdo, secondo l’uso del tempo. Si tratta della prima ricostruzione in assoluto degli stru- menti musicali appartenuti al Principe madrigalista Carlo Gesualdo nata dalla lettura di documenti autentici. Custoditi nel Fondo Boncompagni Ludovisi dell’Archivio Segreto Vaticano hanno offerto informazioni preziose e dettagliate sulle tipologie di strumenti musicali appartenuti al Principe Carlo Gesualdo: arciliuto, clavicembalo cromatico, chitarra, organo, tiorba.
Al clavicembalo si affanca l’opulenta chitarra, decorata con formelle in avorio di mammut, madreperla e 13 piccoli uccelli di vetro soffiato nella formella, che ripropone filologica- mente l’aspetto della Mango Longo prima degli interventi che ne modificarono il ponticello e accorciarono il manico. Un intervento che ha richiesto oltre 1.000 ore di lavorazione e ri- cerca, compresa un’analisi del Cnr sul legno usato nel guscio originale, un Panga Panga del Congo. Il clavicembalo e la chitarra barocca resteranno in mostra presso il Museo degli Strumenti Musicali del Castello Sforzesco di Milano fino al 20 giugno 2017, per poi essere trasferite nella sede del Castello di Gesualdo, dove la loro esposizione permanente sarà inaugurata il 24 giugno 2017 alle ore
Eberle del 1595, custodito a Vienna presso le collezioni del Kunst Historisches Museum, di un organo portativo, di chitarre. La mostra dedicata agli strumenti dell’età barocca è stata presentata al castello sforzesco dall’Assessore alla Cultura del Comune di Milano, dal Direttore Soprintendenza Castello, Musei Archeologici e Musei Storici, Claudio Salsi, dal conservatore responsabile delle Raccolte Artistiche del Castello Sforzesco Francesca Tasso insieme a Valentina Ricetti, dal Sindaco di Gesualdo, Domenico Forgione e dal coordinatore scientifico del progetto. «Si tratta di un progetto significativo per il nostro museo e con profili di eccellenza», ha spiegato l’assessore alla cultura di Milano, Filippo Del Corno. «La riproduzione in copia degli strumenti antichi è il modo migliore per conoscere la loro voce senza rischiare di lederli e capire come veniva praticata e ascoltata la musica del tempo», ha aggiunto Del Corno. Gli esemplari riprodotti sono dei veri e propri capolavori, frutto di una lunga ed accurata ricerca fondata su fonti storiche, archivisti- che, testimonianze organologiche, museali, iconografiche. Grande la soddisfazione del sindaco di Gesualdo Domenico Forgione: «Prosegue l’itinerario di valorizzazione del castello, dopo il restauro del primo lotto e la riapertura del maniero, la nuova sfida è quella di allestire un Museo dedicato agli strumenti dell’età rinascimentale, a partire dalla mostra che sarà inaugurata a giugno. Strumenti che non saranno semplici reperti da osservare ma potranno essere suona- ti da eccellenze della musica. Vogliamo aprire il castello alla comunità, favorendo l’afflusso di studenti e turisti perché possano conoscere la storia del maniero e dei Gesualdo, anche at- traverso l’allestimento di aule multi- mediali».
L’APPUNTAMENTO
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Il clavicembalo antico
17 alla presenza del Sottosegretario di Stato ai Beni Culturali Antimo Ce- saro. Il progetto – finanziato con fondi della Regione Campania – è stato pro- mosso dal Comune di Gesualdo con il coordinamento scientifico del profes- sore Luigi Sisto, storico degli stru- menti musicali in collaborazione con il Museo degli strumenti Musicali del Castello Sforzesco, quello che rappre- senta il secondo museo più importan- te in Italia, dopo quello di Roma, e uno dei più importanti in Europa e con il patrocinio di Mibact, Regione Campa- nia, Comune di Milano e il sostegno scientifico del Museo del Castello Sforzesco, Kunsthistorisches Mu- seum di Vienna, Istituto italiano per la storia della musica, Conservatorio di musica San Pietro a Majella di Na- poli e Cnr. Nell’ambito del progetto è stato possibile, inoltre, ricostruire il primo esemplare di arciliuto, ripro- dotto dall’esemplare di Cristoforo

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