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Rompere in caso di emergenza, Cassese si raccontra tra realtà e finzione

‘’Siete mai entrati in crisi? Non c’è mai una soluzione ideale per uscirne ma ci sono piccoli accorgimenti che possono aiutare. E’ così che nasce “Rompere in caso di emergenza”, il libro d’esordio di Nello Cassese. In nove normali giorni della vita di un uomo vicino ai 30 anni viene scandito il racconto di nove anni di carriera da giornalista. Tutto comincia con un problema sentimentale: una “tempesta” di pensieri, un malessere interno senza palliativo, uno stimolo a correre alla parete, dove ci sono le teche con su scritto ‘Rompere in caso di emergenza e prendere da una di esse un cuore nuovo’. Ma dopo la sofferenza sopraggiunge, insperata ma inevitabile, la presa di coscienza che si può andare avanti senza forzare il futuro e il viaggio continua, seppur in burrasca. Ogni giorno diventa un capitolo e ogni capitolo è un mix di storie vere, sentimenti, ragionamenti, pensieri, considerazioni: un mare in cui navigano tantissime persone, di ogni età, in una storia da scoprire, immergendosi totalmente. 90 pagine da leggere tutte d’un fiato.’’ Un libro autobiografico ma che racchiude al suo interno tantissimi spunti comuni a centinaia di persone che hanno vissuto le stesse esperienze. Un libro condiviso che, non a caso, ha un fine solidale: parte del ricavato delle vendite andrà in beneficenza all’AIDO (Associazione Italiana Donatori di Organi).

Vediamo da vicino chi è l’autore: Nello Cassese nasce a Nola nel 1994. giornalista, editore e scrittore. Un libro che ha voluto dedicare a: ‘’Dedicato a chi vive o ha vissuto momenti di difficoltà. A chi non ha la forza di chiedere aiuto e parlarne. A chi non si arrende e sogna. A chi crede nel potere della scrittura e della condivisione.  Alle persone della mia vita’’. Non dimenticandosi di ringraziare: ‘’Grazie alla mia famiglia, soprattutto a mia madre. Grazie ai miei amici, soprattutto a quella anonima e potentissima coppia di meridionali trapiantati a Milano che mi ha sostenuto in queste settimane. Grazie ai personaggi della mia vita, anche e soprattutto a chi non è stato citato. Tutto ciò che ho raccontato è nato grazie a loro. Grazie a Mario Rainone per aver creato visivamente l’idea di questa mia metafora. Grazie a Nicola De Falco, amico e scrittore, senza di lui e senza il suo apporto probabilmente non avrei avuto il coraggio di pubblicare tutto questo. Grazie, ovviamente, a “Lei”, in un certo senso autrice come me di questo libro. Grazie a chi ha letto tutto. Grazie al self publishing di Amazon. Grazie, infine, sempre, al giornalismo.’’

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