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Salerno, chiusura Vicolo della Neve: Codacons invia istanza al Ministero

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La chiusura dello storico locale “Vicolo della Neve” a Salerno fa ancora discutere. Il Codacons, se da un lato ha applaudito alle scelte della Soprintendenza BBAA e del Comune di Salerno riportate dalla stampa, dall’altro “non fidandosi dell’Amministrazione Comunale, visto il degrado in cui versa la città” – sottolinea l’associazione in una nota –  ha inviato Istanza sia al Ministero per i Beni e le Attività culturali che alla Soprintendenza Archeologica BBAA della Provincia di Salerno ed al Comune di Salerno.

“Se solo ci fermassimo un secondo a pensare a tutte le meraviglie che il nostro paese vanta oltre all’arte, alla storia ed alla cultura un posto verrebbe riservato senz’altro alla cucina. Per il Bel Paese, la cucina è da sempre considerata un’espressione d’arte culinaria evolutasi attraverso il corso dei secoli e che con piatti tipici e noti locali tradizionali è arrivata piano piano a caratterizzare determinati territori. Ebbene, è notizia di questi giorni che l’antico locale campano, il “Vicolo della Neve” si è trovato costretto a “chiudere i battenti”. Il noto locale per la sua tradizione, storia e cultura culinaria (i suoi piatti da sempre rappresentano i grandi classici della cucina popolare del Sud) ha ritratto per oltre un secolo la vera “culla” della cucina salernitana ed il permettere la sua definitiva chiusura significherebbe perdere in primis un vanto della bellezza italiana e campana in secundis. Dalle dichiarazioni riportate dalla stampa emerge con tutta evidenza l’importanza storico – artistica che il Vicolo della Neve ha rappresentano nel corso degli anni per la città di Salerno e non solo.” Si legge nel comunicato inviato dal Codacons.

“Proprio nell’attuale contesto storico – afferma l’Avv. Matteo Marchetti, vice segretario nazionale del Codacons – segnato da una profonda crisi economica si dovrebbe arrivare a tutelare, difendere e supportare le diverse realtà commerciali locali. Diversamente, da troppo tempo assistiamo in silenzio alla morte di attività che nella piena indifferenza generale – specie amministrativa – decidono di chiudere per sempre”.

“E così – continua l’Avv. Marchetti – essendo tre le azioni fondamentali che guidano quella corretta gestione dei beni culturali, cioè tutelare, conservare e valorizzare i beni culturali ove attraverso la tutela si arriva a garantire quella protezione e conservazione del bene quale patrimonio culturale affinché possa essere offerto alla conoscenza e al godimento collettivi; per conservazione è da intendersi ogni attività svolta con lo scopo di mantenere l’integrità, l’identità e l’efficienza funzionale di un bene culturale, in maniera coerente, programmata e coordinata e con la valorizzazione è da intendersi ogni attività diretta a migliorare le condizioni di conoscenza e di conservazione del patrimonio culturale e ad incrementarne la fruizione pubblica, così da trasmettere i valori di cui tale patrimonio è portatore (articolo 6 del Codice dei Beni culturali e del paesaggio)”.

“Pertanto – conclude l’Avv. Marchetti – abbiamo chiesto al Ministero per i Beni e le Attività Culturali, in persona del Ministro p.t., nonché alla Soprintendenza Archeologia, Belle arti e Paesaggio per le Province di Salerno e Avellino, in virtù delle proprie singole e specifiche competenze, di procedere ad attivare l’istruttoria volta all’adozione di ogni provvedimento idoneo a sottoporre il locale salernitano “Vicolo della Neve” a vincolo e tutela da parte della Sovrintendenza”.

Questo il link per partecipare alla raccolta firme lanciata dal Codacons per chiedere la riapertura del locale:
https://codacons.it/ha-chiuso-il-vicolo-della-neve-il-locale-simbolo-di-salerno/?

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