Corriere dell'Irpinia

San Mango si prepara alla cavalcata di Sant’Anna, tra fede e tradizione

Un rito diventato simbolo della comunità. E’ la cavalcata di Sant’Anna che ritorna domenica 28 luglio a San Mango sul Calore. Un evento capace di coinvolgere tutte le generazioni, che da quest’anno il Ministero della Cultura ha inserito nella prestigiosa mappatura dell’ICPI (Istituto Centrale per il Patrimonio Immateriale), che riconosce le rievocazioni storiche capaci di ‘rinsaldare legami, sentimenti di appartenenza e comunità, animando la vita culturale e sociale locale e dando luogo a una dialettica vivace e creativa tra passato e presente’. Si tratta di un risultato prestigioso ma anche impegnativo, come ricorda il sindaco Teodoro Boccuzzi: ‘Grazie all’impegno collettivo dei sammanghesi la nostra tradizione ha compiuto un salto di qualità ottenendo un riconoscimento che ci sollecita ancor più nel trasmetterne lo spirito più autentico alle future generazioni così come nel corso dei secoli hanno fatto i nostri antenati’.

Organizzata dall’amministrazione comunale con la collaborazione culturale della Pro Loco e quella operativa della Confraternita di Misericordia, la Cavalcata chiama alla partecipazione tutti i sammanghesi che mai come nei giorni di Sant’Anna avvertono l’orgoglio delle radici e della propria identità: ognuno contribuiscee alla riuscita dell’evento, dalla preparazione dei confetti (nelle case ed in piazza) alla faticosa ma gratificante attività di imbandieramento delle strade del paese, che quest’anno è risultata davvero sfavillante.

Come sempre il corteo equestre si snoderà dalla casa comunale alle 10:00 per poi raggiungere l’antichissima e suggestiva chiesa rurale dedicata a Sant’Anna. Guidati dal sindaco, i venti cavalieri lanceranno a tutti i convenuti manciate di confetti che, associati al culto della santa, sono considerati apportatori di fertilità e miracolosi per la salute delle donne. I lanci saranno particolarmente copiosi davanti alla piccola chiesa di san Vincenzo e nella stessa chiesa di sant’Anna, dove la Cavalcata si concluderà in un tripudio di folla.

Nonostante il fiorire di suggestive leggende cavalleresche e di fede, la manifestazione trae origine dai traffici che animavano l’antica e frequentatissima ‘Strada regia per Melfi’, sul cui tracciato si trovava la chiesa, tra importanti taverne e a ridosso dell’antico ed imponente ponte sul fiume Calore, detto appunto di sant’Anna, ancora oggi visibile e visitabile. Il ventisei luglio, nella valle confluivano commercianti napoletani e delle più svariate province del Regno per partecipare ad un’importante fiera: come accadeva in altri centri del regno, in quei giorni il sindaco amministrava autonomamente la giustizia, di norma esercitata dal feudatario. La Cavalcata ricorda proprio il solenne corteo che sindaco e dignitari locali facevano verso la fiera e la chiesa, dove il parroco don Rocco Salierno sta rinnovando gli antichi riti sacri in onore della protettrice delle partorienti.

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