Corriere dell'Irpinia

Sant’Andrea di Conza rilancia nel segno della cultura, dal teatro alla festa del libro

Si conferma capitale culturale d’Irpinia Sant’Andrea di Conza con un ricco cartellone che sceglie di puntare su tradizione, musica e spazi di confronto, dalla festa del libro alla consolidata rassegna teatrale. E’ l’International Street Food a dare il via, dal 26 al 28 luglio, in piazza Italia, alla 47° Estate Ricreativa e Culturale, un lavoro in sinergia con l’Amministrazione Comunale di Sant’Andrea di Conza, guidata da Pompeo D’Angola e le Associazioni del nostro paese. Si prosegue il 2 agosto con la Paranoid Fest, la festa di Irpinia paranoica, nel segno di musica e divertimento, il 4 agosto Alessio Boni rende omaggio ad Alda Merini al Teatro dell’Episcopio con Marcello Prayer con “Il canto degli esclusi” un concertato a due, il 10 agosto si proietta “La rabbia” di Marco Granese. L’11 agosto torna in Irpinia Sabina Guzzanti con “Liberidi Liberida”, spettacolo nel quale con la consueta ironia graffiante invita gli spettatori a riflettere su cosa significhi essere veramente liberi in un’epoca di grandi cambiamenti e incertezze.

il 14 agosto protagonista al Teatro Episcopio il duo Olimpo nel memorial intitolato a Mario Martino e Ferdinando Basile, il 17 agosto in piazza VI Memorial Michele Iannicelli con gioco libero e simultanea con la campionessa Mariagrazia De Rosa, il 18 agosto Startrekking Experience, escursione con letture itineranti di racconti e leggende irpine, alle 21.30 al Teatro Episcopio Open Mic, il 20 agosto approda a Sant’Andrea di Conza il Festival delle radici con il concerto del Maestro Luigi Bellino, il 21 agosto al via la festa del libro che si carica di un valore più forte alla luce della candidatura di Sant’Andrea a capitale italiane della cultura 2027, con Giovanni Impastato che racconta il fratello Peppino e Walter Veltroni. Si prosegue il 22 agosto con Andrea Covotta e il suo “Politica e pensiero”, Stefano Maiolica con “Il sole in valigia”, Carmine Pinto con “Il brigante e il generale”, Lorenzo Marone e la Generazione X.

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