Corriere dell'Irpinia

“Sarò la prima sindaca di Avellino”. Nargi c’è e spiega perché vincerà

Il colpo d’occhio è sorprendente anche per chi un po’ se lo aspettava. Perché all’ex vice sindaca Laura Nargi tocca, nel bene e nel male, l’eredità dell’amministrazione di Gianluca Festa. Vale a dire un buon consenso. In una sala gremita del Viva Hotel, Nargi presenta i suoi candidati e il programma. Tanta gente in una suggestiva scenografia. Tre grandi schermi e lo slogan: Laura c’è. Ed eccola visibilmente emozionata aprire la kermesse.

Il logo di Siamo Avellino è un grande cuore con due sfumature di verde e al centro la Torre dell’orologio, il simbolo di Avellino. Tutto ben fatto. Sfondo verde, le luci verdi e la mise arancio di Nargi.
E poi c’è la musica. E’ un po’ una festa, ma sobria. Alcuni candidati intervengono per illustrare le proposte per la città. Mentre l’ex vice spiega che dentro di lei batte il cuor della città, che da questo amore scaturisce il suo impegno: “Tutto quello che vogliamo per Avellino lo abbiamo racchiuso in un cuore. Ci ho messo il cuore sempre”, ripete. Per questo è sicura che ce la farà, che sarà la prima sindaca della storia di Avellino. E’ il debutto dopo la bufera giudiziaria. Oggi però si racconta un’altra storia: la determinazione a lavorare per il bene di Avellino, il programma e la credibilità dei candidati e tutto il resto.
Con Nargi ci sono tre liste: Siamo Avellino – che fa riferimento direttamente a lei, e Davvero e Viva la libertà che sono – almeno lo erano nel 2019 – espressione di Festa.

Nargi si dice positiva perché sente l’energia della gente, una forza che la fa andare avanti: “Sarò io il sindaco perché abbiamo dimostrato negli scorsi cinque anni di aver rivitalizzato ad Avellino, perché abbiamo risvegliato il senso di appartenenza dei cittadini”, racconta senza mai citare Festa.

“In questi anni – sostiene – abbiamo rilanciato l’appeal turistico di Avellino, attivato nuovi corsi universitari, abbattuto lo smog, avviato la mobilità sostenibile”. Continua: “La cultura, l’ambiente, i servizi e l’inclusione saranno i pilastri portanti su cui costruiremo la città del futuro. Avellino città di speranze ed ambizioni, di opportunità, del vivere bene. Vogliamo una città per i giovani con grandi momenti di intrattenimento”. Rispetto per l’ambiente, cura dei luoghi, qualità della vita, sono solo alcune delle priorità. Una città senza divisioni e discordie e diversità. Il confronto è sui temi. Finisce tra applausi e musica.
Ed è chiaro che Laura c’è. Poteva non esserci? Poteva tirarsi indietro? Qualcuno magari si aspettava che non ci fosse? E perché mai?

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