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Scarcerata la donna che nel luglio scorso ha seminato il panico nel centro città

Ha lasciato la Sezione Femminile del Carcere di Avellino nella mattinata di ieri, M.M., classe 1990, pluripregiudicata. La donna era stata tratta in arresto lo scorso 12 luglio dopo che i Carabinieri della Stazione di Avellino erano riusciti ad individuarla in una via del centro città dopo una mattinata movimentata.
La donna, abituale assuntrice di alcol e sostanze stupefacenti, poco prima, nel cortile esterno di una abitazione di via Palatucci, aveva cercato di rubare una autovettura Citroen C1. 
Era riuscita ad introdursi nel veicolo e stava cercando di metterlo in moto, quando l’arrivo della proprietaria ha impedito alla malfattrice di rubare l’auto.

M.M. nell’andar via è riuscita comunque a prelevare dal veicolo la carta di circolazione, il certificato di proprietà ed il contratto di assicurazione.

Nella stessa mattinata la donna si era recata in un noto bar di Piazza Libertà ad Avellino dove armata di una spranga di ferro aveva iniziato a minacciare le persone presenti ed in particolare e si era impossessata di un telefono cellulare lasciato sul bancone del bar.

Dopo una breve trattativa con la proprietaria del cellulare, M.M. aveva ottenuto la consegna di una somma di denaro per la restituzione del telefonino.
Presi i soldi, la trentaquattrenne era uscita dal locale.
Rintracciata dopo poco dai Carabinieri in viale Italia, all’interno dello zaino che aveva con se vi erano ancora i documenti asportati in precedenza dalla macchina parcheggiata in via Palatucci.
La donna è stata pertanto tratta in arresto e sottoposta alla misura cautelare degli arresti domiciliari; misura dopo poco aggravata con quella della custodia cautelare in carcere.
M.M. è stata sottoposta a processo penale con le gravi accuse di furto aggravato ed estorsione aggravata.
Nella giornata di ieri la donna, difesa dal suo legale di fiducia, l’avvocato Rolando Iorio, è stata condannata dal Giudice per le Indagini Prelimnari del Tribunale di Avellino, Francesca Spella, alla pena di anni 2 e mesi 4 di reclusione.
Condanna lieve rispetto a quanto chiesto dalla Pubblica accusa, rappresentata dal Pm, Annecchini, che aveva invocato una pena molto più severa per la pluripregiudicata, pari ad anni 4 di reclusione.
Accolta anche la richiesta avanzata dalla difesa di M.M. di remissione in libertà della giovane che, appunto, ha già lasciato il Carcere di Avellino. 

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